Ci vuole il luccio!

“Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori…” (2 Pietro 2:1)

Si racconta di un allevatore di trote, il quale, nonostante contribuisse a fornire tutto quanto era necessario per la crescita, la riproduzione e all’aumento delle trote, suo malgrado doveva costatare che i suoi esemplari erano deboli, si ammalavano e morivano.

Tutto ciò pregiudicava lo sviluppo della sua azienda e della sua attività produttiva.

Ebbe occasione di presentare questo suo disagio al suo veterinario dicendogli: “Dottore, nonostante che utilizzo cibo di qualità e curo che nella vasca l’acqua sia sempre pulita e depurata, le mie trote si ammalano e muoiono! Non so proprio come fare! Se continua così sarò costretto a chiudere l’azienda che avevo appena aperto!”. Il veterinario, in modo pacato e sicuro di se gli risponde: “Ci vuole il luccio!”

Il luccio è un predatore di altri pesci. Può raggiungere 1,30 mt. di lunghezza e superare i 20 kg. di peso. Il luccio è un utile e prezioso equilibratore naturale. Nella sua dieta preferisce selezionare prede morte o malate. La colorazione varia a seconda dell’habitat e della colorazione dell’acqua: ventre bianco giallastro, dorso verde-bruno maculato scuro. La forma corporale è influenzata dalla corrente delle acque in cui vive: nelle zone con scarsa corrente assume una fisionomia allungata, nelle acque ferme presenta un corpo più tozzo.

L’allevatore non esitò a mettere in atto il consiglio del veterinario; comprò un luccio e lo mise nella vasca delle trote. Non passò molto tempo e cominciò ad osservare che seppur il luccio avesse fatto fuori una o due trote, tutte le altre erano in ottima stato di salute e non registravano più trote morte.

Cosa era successo: quando nella vasca non c’era il luccio, le trote non si sentivano minacciate, le quali, nonostante le accortezze dell’allevatore si mostravano apatiche poiché non erano stimolate a muoversi per scappare. Nel momento che il luccio fu introdotto nella vasca e cominciò a farne fuori alcune, per evitare il pericolo scappavano e di conseguenza si nutrivano; questo procedimento che era stato introdotto, evitava di farle ammalare e morire.

Cari nel Signore, nessuna comunità è immune da soggetti che vogliono provocare divisioni! Essi giocano tastando il polso di credenti cercando di costruire sul malcontento e su di una offesa ricevuta la loro torre di babele.

Non gli va mai bene niente, sono sempre pronti a puntare il dito e dichiarare che non c’è amore! Per caso, ti viene in mente qualcuno?

Visto che ogni comunità ha al proprio interno questi personaggi, a meno che caro fratello o sorella che leggi ti trovi già all’altro mondo, evidentemente sarà il Piano di Dio che permette queste presenze tra noi!

Vuol dire che anche nelle nostre chiese ci vuole il luccio!

Se mi consentite di fare un ultima osservazione:- “l’importante è che non sia tu il luccio!”

Pace

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