IL POTERE DELLE PICCOLE COSE

Una delle cose che più affascina il credente è il modo in cui Dio agisce. A volte siamo frustrati perché non riusciamo a cambiare le circostanze. Altre volte siamo inquieti perché le cose ci remano contro. Il più delle volte siamo rassegnati perché avvertiamo la stanchezza, dopo aver fatto numerosi tentativi per cambiare le cose.
Mosè aveva attraversato tutti questi stati d’animo. Aveva cercato di cambiare la condizione di schiavitù degli Israeliti. Aveva impiegato ogni mezzo, anche la violenza. Si era spinto ad uccidere un egiziano, ma le cose erano soltanto peggiorate. E lui era scappato, frustrato e in preda alla paura. Trascorsi quarant’anni nel deserto, era ormai rassegnato. Ma Dio lo incontra, in quella condizione, e gli parla dal pruno ardente:

“… Che cos’hai in mano? – Un bastone, – rispose Mosè” (Esodo 4:2)

Dio trasformerà le circostanze della tua vita utilizzando i mezzi a tua disposizione, anche quando sembrano piccoli e insignificanti. “Che cos’hai in mano, Mosè?” – tutti abbiamo qualcosa nelle nostre mani. Se cominciamo a usare proprio quella cosa, Dio mostrerà quello che è capace di fare con quel poco che è nelle nostre mani! Ciò che è umile e ordinario diventa potente sotto l’unzione di Dio… se soltanto sei disposto a usarlo!
Offri a Dio ciò che possiedi, quello che dipende da te o che stai amministrando. Potrebbero essere beni materiali, la capacità di influenzare altri, una particolare sensibilità, abilità, talenti, fede e altro ancora.
Forse aspetti da tempo una risposta, ma niente accade. La risposta, probabilmente, è nelle tue mani! Mosè aveva soltanto un bastone di legno, Sansone una mascella d’asino, il ragazzo senza nome aveva 5 pani e 2 pesci, la donna un contenitore d’alabastro con dell’olio profumato… e Dio usò quelle semplici e umili cose per produrre risultati incredibili!
Hai idea di quello che Dio può fare con la tua vita? I credenti, negli Atti degli Apostoli, pregarono:

“Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù” (Atti 4:29-30)

Se leggi l’episodio a cui questa preghiera fa riferimento, la guarigione del paralitico, noterai che fu Pietro a stendere la mano, a sollevare lo zoppo e a guarirlo… nel nome di Gesù!

Chiedi a Dio di farti vedere con chiarezza cos’hai nella tua mano. Sii pronto ad usarlo secondo i suoi scopi. Potrai fare la differenza nel mondo di oggi, essere la risposta ai problemi che ti circondano, ispirare altri a fare lo stesso. L’unzione fa la differenza… nel nome di Gesù.

(adatt. da L. B.)

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