DEL TENERE A FRENO LA LINGUA

Genesi 1:1,2,27:

“…nel principio Iddio creò i cieli e la terra.

E la terra era informe e vuota, e le tenebre coprivano la faccia dell’abisso, e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque”;

“…e Dio creò l’uomo a Sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina”.

Mi domando: se Dio crea ogni cosa perfetta (è risaputo) allora, come mai creò il cielo e la terra e poi dice che era informe e vuota?

Questo controsenso apparente, è spiegabilissimo se facciamo un salto indietro, guardando alle Sacre Scritture. Sappiamo tutti che un giorno un angelo (Lucifero) voleva prendere il posto di Dio e, per questo suo atteggiamento ha attirato su di se e i suoi accoliti il giudizio di Dio e, precipitando sulla terra ha causato lo scompiglio nella perfetta creazione di Dio e, da qui una possibile spiegazione al controsenso tra i versi 1 e 2.

Allorché Dio ha posto la Sua creatura sulla terra (cui Dio evidentemente aveva ridato un aspetto decente) Satana, il nemico di Dio ha subito trascinato con se nella caduta l’uomo.

…ma Dio nella Sua gran benignità aveva già pronto un piano di redenzione, e tutti sappiamo che per realizzarlo, ha mandato il Suo Figliuolo.

Però, evidentemente dalla redenzione sfugge frequentemente un membro del nostro corpo: LA LINGUA.

“fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che ne riceveremo un più severo giudizio. Poiché tutti falliamo in molte cose.Se uno non falla nel parlare, esso è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Se mettiamo il freno in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi facciamo voltare anche tutto quanto il loro corpo. Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e sian sospinte da fieri venti, son dirette da un piccolissimo timone, dovunque vuole l’impulso di chi le governa.Così anche la lingua è un piccol membro, e si vanta di gran cose. Vedete un piccol fuoco, che gran foresta incendia! Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell’iniquità. Posta com’è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo e infiamma la ruota della vita, ed’è infiammata dalla geena. Ogni sorta di fiera e d’uccelli, di rettili e d’animali marini si doma, ed è stata domata dalla razza umana; ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male senza posa, è piena di mortifero veleno. con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che son fatti a somiglianza di Dio. Dalla medesima bocca procede benedizione e maledizione. Fratelli miei, non dev’essere così. La fonte getta essa dalla medesima apertura il dolce e l’amaro? Può, fratelli miei, un fico fare ulive, o una vite fichi? Neppure può una fonte salata dare acqua dolce”(Giacomo 3:1-12).

ECCO LA FONTE DELLA MAGGIOR PARTE DEI NOSTRI GUAI!!!

Esamineremo ora sei punti nei quali si cade frequentemente e che diventano un laccio per noi e per tutti quanti ci stanno intorno.

1. Il tuo fratello ha peccato; se non ne hai le prove, il problema non si presenta: è inutile parlarne; hai invece le prove?

“…se poi il tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e riprendilo fra te e lui solo. Se t’ascolta avrai guadagnato il tuo fratello; ma, se non t’ascolta, prendi teco una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocce di due o tre testimoni. E se rifiuta d’ascoltarti, dillo alla chiesa; e se rifiuta d’ascoltare anche la chiesa, siati come il pagano e il pubblicano”(Matteo 18:15-17).

Quindi,se hai le prove, esortalo con prudenza e in segreto. Se egli si corregge, la tua bocca divenga muta; ogni tua parola sul suo peccato, è un tuo peccato.

Non vuole correggersi?

Avverti il tuo pastore, poi il tuo compito è finito, ti resta solo di pregare per lui. OGNI TUA PAROLA SULLA COLPA DI QUEL FRATELLO, E’ UN PECCATO CONTRO LA CARITA’.

“(la carità) non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non sospetta il male”(1 Corinzi 13:5); ecco spiegato.

2. Quando ricevi la visita di un fratello, appena incomincia a sparlare di un altro, non lasciarlo proseguire.

“…ma costoro dicono male di tutte le cose che non sanno; e in quelle che sanno per natura, come le bestie senza ragione, si corrompono. Guai a loro! Poiché si sono incamminati per la via di Caino, e per amor di lucro si son gettati nei traviamenti di Balaam, e son periti per la ribellione di Core”(Giuda 10,11);

“…quanto a colui che è debole nella fede, accoglietelo, ma non per discutere opinioni”(Romani 14:1);

“…fratelli, non mormorate gli uni contro gli altri, onde non siate giudicati; ecco il Giudice è alla porta”(Giacomo 5:9).

Allora, mandalo ad esortare il «colpevole».

Se c’è già stato, non ha più il diritto di parlare, né tu hai il diritto di sapere.

Non ha avvertito il fratello del quale si accinge a narrarti brutte cose? Allora è un calunniatore e tu ti appresti a seguirlo.

3. Non raccontare a nessuno ciò che offende il tuo fratello; non dire a tua scusa: «ma ciò è vero!».

“…confessate dunque i falli gli uni gli altri”(Giacomo 5:16).

Giacomo non dice GLI UNI DEGLI ALTRI.

…c’è poi da dire che un cristiano non deve dire tutto ciò che sa, per il solo fatto che è vero.

4. Quando è un estraneo che ti parla male di un fratello, sii sommamente guardingo.

“…perciò vi fò sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice Gesù è anatema! E nessuno può dire: Gesù è il Signore! Se non per lo Spirito Santo”(1 Corinzi 12:3);

“…perché ci preoccupiamo d’agire onestamente non solo nel cospetto del Signore, ma anche nel cospetto degli uomini”(2 Corinzi 8:21);

“…perciò, avendo questo ministerio in virtù della misericordia che ci è stata fatta, noi non veniam meno nell’animo ma, abbiamo rinunziato alle cose nascoste e vergognose, non procedendo con astuzia

né falsificando la Parola di Dio, ma mediante la manifestazione della verità raccomandando noi stessi alla coscienza di ogni uomo nel cospetto di Dio”(2 Corinzi 4:1,2).

…allora, chiama subito costui di fronte al calunniato. Per un cristiano, il dir male di un fratello assente, deve essere considerato una calunnia.

Se non viene è sempre un vile, un calunniatore.

TU NON DEVI AVERE RELAZIONE ALOCUNA NE’ CON I VILI, NE’ CON I CALUNNIATORI!

5. Raccontare al fratello il male che di lui, altri, ti hanno detto, è farlo soffrire.

“…io vi do un nuovo comandamento: che vi amate gli uni gli altri. Com’Io v’ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri”(Giovanni 13:34).

…sappi che tu devi procurare gioia e allegrezza al tuo fratello.

Credere al male che di lui altri ti hanno riferito è un segno che tu non lo stimi.

…E TU, DEVI STIMARE TUTTI I FRATELLI!

6. Nessuna sappia da te cosa alcuna che danneggi il tuo fratello o la tua comunità.

“…la bocca del giusto è una fonte di vita, ma la bocca degli empi nasconde violenza”(Proverbi 10:11);

“…nella moltitudine delle parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra è prudente”(proverbi 10:19);

“…con la sua bocca l’ipocrita rovina il suo prossimo, ma i giusti son liberati dalla loro perspicacia”(Proverbi 11:9).

…allora, imponi il silenzio a chiunque parla male.

Volgi loro le spalle se sei in strada. Mostra loro la porta se sono in casa tua. Prendi la porta se sei in casa loro.

Vorrei ancora leggere Giacomo 3:13-18 :

“…chi è savio e intelligente fra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere in mansuetudine e sapienza. Ma se avete nel cuor vostro dell’invidia amara e uno spirito di contenzione, non vi gloriate e non mentite contro la verità. Questa non è la sapienza che scende dall’alto, anzi ella è terrena, carnale, diabolica. Poiché dove sono invidia e contenzione, quivi è disordine e ogni mala azione. Ma la sapienza che è dall’alto, prima è pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. Or il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che s’adoprano alla pace”.

PREGHIAMO PER QUANTO SOPRA!

Ci sarebbe ancora un settimo punto non previsto nella presentazione ma, maturato man mano che la stesura andava avanti:

7. A tacere fai fatica?

Vuoi proprio parlare?

Su, su, parla, grida forte e racconta il bene che si fa nella tua chiesa, il bene che è in ogni tuo fratello.

Si, in ogni tuo fratello c’è del bene. Fai così e sarai benedetto e benedetta da Dio!

4.85.NA.Cefa

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