A Ioppe c’era una discepola, di nome Tabita

A Ioppe c’era una discepola, di nome Tabita, che, tradotto, vuol dire Gazzella: ella faceva molte opere buone ed elemosine.
Proprio in quei giorni si ammalò e morì. E, dopo averla lavata, la deposero in una stanza di sopra.
Poiché Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito che Pietro era là, mandarono due uomini per pregarlo che senza indugio andasse da loro.
Pietro allora si alzò e partì con loro. Appena arrivato, lo condussero nella stanza di sopra; e tutte le vedove si presentarono a lui piangendo, mostrandogli tutte le tuniche e i vestiti che Gazzella faceva, mentre era con loro.
Ma Pietro, fatti uscire tutti, si mise in ginocchio, e pregò; e, voltatosi verso il corpo, disse: “Tabita, àlzati”. Ella aprì gli occhi; e, visto Pietro, si mise seduta.
Egli le diede la mano e la fece alzare; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita.
Ciò fu risaputo in tutta Ioppe, e molti credettero nel Signore.

Una giovane donna, molto buona, così ci dice la Scrittura, si occupava di fare opere per gli orfani e le vedove, ma morì…Gazzella aveva un cuore che amava, ed era amata. Il nemico e’ contro chi fa il bene, Dio però non dimentica. Nessuno di quelli di casa poté fare niente per Tabita, infatti fu chiamato un servo di Dio, che stava in un’altra città:Pietro. Dio si usa dei suoi figli,e li prende dove vuole, per portare a compimento una sua opera o un suo progetto…per farla breve, Pietro fu usato da Dio per risuscitare Tabita, che sicuramente riprese a fare le opere di prima, con più zelo ed amore, testimoniando del miracolo di Dio.
Un bellissimo insegnamento questo, prima perché Dio non è cambiato ed ancora oggi può guarire, iberare e risuscitare; secondo se ti senti morto spiritualmente, il Signore manderà qualcuno affinché tu venga rimesso in vita e posto di nuovo al suo servizio.
Dio non dimentica e perciò AGISCE PER RIDARE NUOVA VITA!

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