“i miei disegni, i disegni cari al mio cuore, sono distrutti” (Giobbe 17:11)
…e devono essere distrutti! Che senso ha riconoscere la sovranità di Dio, Dio che ha i Suoi piani, i Suoi pensieri, i Suoi disegni, e far di Lui il Padrone della vita quando noi, con presunzione e con orgoglio, ci indaffariamo nel progettare la nostra vita? Che senso ha dire di fidarci di Dio quando nel momento in cui ci dirà: “Vai a destra; vai diritto”, noi andiamo nel verso opposto perché… non ci và? A sì, scusate…dimentico sempre che si preferisce rivolgersi alla realizzazione del proprio io, anziché vivere con umiltà e per soddisfare Dio.
È chiaro che un cristiano non dovrebbe essere da sé stabilire il suo cammino… ma di fatto nel corso della vita si prefigge di raggiungere determinati obiettivi. In proverbi 16:9 è scritto: “Il cuore dell’uomo medita la sua via, MA IL SIGNORE DIRIGE I SUOI PASSI”. Sebbene l’uomo possa fare dei piani, possa progettare dei disegni, è bene sapere che IL PIANO DEL SIGNORE È QUELLO CHE SUSSISTE. Spesso ci affliggiamo o ci scoraggiamo quando vediamo che determinate situazioni non vanno come abbiamo stabilito. Molte volte vediamo che le nostre aspettative sono deluse e non facciamo altro che rattristarci. Nella vita di ciascuno di noi si presentano molteplici strade e, nel momento in cui ci troviamo di fronte a bivi, siamo costretti a prendere delle decisioni per proseguire il nostro cammino. Talvolta, però, la strada che noi scegliamo di intraprendere e che ci sembra quella giusta da percorrere, in realtà, non è quella che il Signore ha stabilito per noi. Dobbiamo sapere che Egli ha un piano ben preciso per ciascuno di noi e il nostro compito è quello di arrenderci totalmente nelle mani del Signore e lasciarci guidare da Lui affinchè possa compiersi il disegno di Dio. In proverbi 3:5 è scritto: “Confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo discernimento” È davvero molto importante non appoggiarsi sul proprio discernimento se non vogliamo essere delusi. Ogni nostro progetto, ogni nostro disegno dobbiamo riporlo nelle Sue mani ed Egli ci indicherà il sentiero da percorrere. Prima di intraprendere qualsiasi cammino, prima di fare un passo dobbiamo inginocchiarci davanti al Signore, pregare e chiedere con umiltà quale sia la Sua volontà e stiamo certi che, se abbiamo fede e perseveriamo nella preghiera, Dio non tarderà a rispondere ed, in un modo o nell’altro, ci farà comprendere ciò che è giusto per ciascuno di noi.
“Riponi la tua sorte nel Signore; confida in Lui, ed Egli agirà”. In questo semplice versetto si può evincere che tutti noi dobbiamo avere fiducia nel Signore e riporre la nostra sorte solo in Lui.
Se non facciamo progetti e disegni è meglio, solo così impareremo ad ascoltare e ad accettare la volontà di Dio. Le ambizioni non fanno altro che impedire di apprendere la verità. Chiediamoci perché le cose vanno in un modo e non in un altro. Possiamo condannare noi stessi e credere che non ci siamo comportati nel modo migliore in una determinata situazione, e dire che Dio è un’incapace. Ma non dovremmo fare così. Invece di condannare noi stessi per decisioni passate o stressarci per quelle future e rivolgerci contro Dio inutilmente, apriamo a Lui i nostri cuori, affidiamo a Lui il nostro cammino ed Egli certamente sa come dirigere i nostri passi. La cosa più importante non è la nostra capacità di prendere decisioni, ma è fidarci completamente del Signore ed Egli ci guiderà. Il nostro Dio ha metodi che scavalcano i criteri umani. I Suoi piani possono sembrare assolutamente folli agli occhi degli uomini. Ma il nostro Signore opera in maniera soprannaturale attraverso la nostra obbedienza alla Sua parola per fede. Dobbiamo quindi agire solo dopo aver avuto delle direttive da parte di Dio.
Quanto spesso ignoriamo Dio e ci appoggiamo sui nostri mezzi. E questa è una ribellione nei confronti di Dio, è un atto di sfiducia, una resistenza al Suo regno e alla Sua autorità completa nelle nostre vite. È semplicemente rifiutare di cercare la Sua mente in ogni cosa. Se non si cerca il Signore per ottenere la Sua guida, siamo ribelli. “Nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza”. La parola tradotta con “calma” in ebraico significa riposo. E riposo significa rilassamento, libertà da ogni ansietà; riposare, giacere su un sostegno.
Pochi cristiani godono oggi di questo tipo di calma e fiducia. Moltitudini di “cristiani” partecipano ad attività frenetiche, corrono all’impazzata per guadagnare benessere, possedimenti, piaceri. Corrono qua e là pieni di preoccupazioni, ansietà. Tutti cercano una guida, delle soluzioni, qualcosa che calmi lo spirito, ma la cercano in tutto tranne che nel Signore. Non si rendono conto che Dio ha già pronunciato una parola per loro: che se non cercano la Sua guida, finiranno nel dolore e nella confusione.
Cosa vogliamo fare? Sicuramente se amiamo Dio rinuncieremo senza problemi e senza pensarci due volte alla nostra volontà, annullando i nostri progetti, per fare la Sua volontà…vero?
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