“chiedete con perseveranza, e vi sarà dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussate ripetutamente, e vi sarà aperto.” (Luca 11:9)

Ma cosa chiedere? Per cosa dobbiamo chiedere con perseveranza, cercare senza stancarsi, e bussare ripetutamente?La gente, di norma, cosa cerca? Cerca tre cose: la vita: “lunghi giorni”; il benessere: “le ricchezze”; la soluzione di problemi nelle relazioni: “la vita dei tuoi nemici”. Se ci fate caso, sono sempre queste tre cose l’oggetto delle nostre preghiere.
È ovvio: sono le tre cose più importanti, direte voi.
Troviamo conferma di ciò, guardandoci intorno quotidianamente. Il fine della società qual’è? Sempre il solito:
vita (salute, benessere), ricchezza (affari, lavoro), buone relazioni (amori, soluzione di problemi familiari, ecc.).
Ma allora, cosa dobbiamo chiedere? In realtà noi non sappiamo cosa sia bene domandare. Di per sé, quando chiediamo vita, benessere, pace, chiediamo cose giuste dal nostro punto di vista. Ma dobbiamo sempre mantenere la fiducia che Dio vede più lontano di noi e credere che Lui conosce meglio di noi ciò che concorre al bene nostro, in questo momento.
Se domandiamo a Dio la ricchezza, siamo certi che questo concorra al nostro vero bene? Se Gli domandiamo la morte dei nostri nemici, questo concorre al nostro bene? Se Gli chiediamo di farci evitare dalle prove e dalle sofferenze che sono nostri amici e il prezzo del progresso, può concorrere al nostro bene? Se qualcuno risponde “si”, questo qualcuno come potrà dipendere totalmente da Dio, come potrà amare i propri nemici e pregare per loro, e come potrà essere “addestrato” ed a sviluppare il carattere?
Salomone aveva intuito quale fosse il suo vero bene. Per esso è disposto a sacrificare le altre cose, a trascurare altre richieste. Dio lo benedice, facendogli vedere questo vero bene, e lui si impegna al massimo per raggiungerlo.
La saggezza è l’applicazione pratica degli insegnamenti del Signore alle diverse situazioni che si incontrano nella vita quotidiana. Egli ci rivelerà come affrontare il momento difficile dandoci quella profonda saggezza perché noi possiamo…
capire o accettare di non capire;
nuotare o farci portare dalla corrente; difenderci o lasciarci malmenare; attaccare frontalmente l’ostacolo o girargli intorno, credendo fermamente che qualsiasi prova coopererà al nostro bene, perché noi amiamo Dio.
Lo stesso messaggio lo troviamo espresso nelle brevi parabole, contenute nel Vangelo.
Un contadino ottiene la grazia di trovare un tesoro nel campo. Capisce subito che per quel tesoro è necessario sacrificare tutto il resto e non esita a “vendere tutti i suoi averi” per possedere quel tesoro.
Lo stesso accade al mercante, che riceve la grazia di trovare una perla di grande valore. Anche lui “vende tutti i suoi averi” per entrare in possesso di quella perla.
Di tutte le cose da ricercare, la prima è la sapienza.
Potrebbe bastare un episodio per farci comprendere cosa è più importante e che mette in evidenza la provvidenza di Dio: la moltiplicazione dei pani e dei pesci. La folla era lì per ascoltare gli insegnamenti di Gesù Cristo e Egli stesso ha provveduto loro del cibo.
Spesso dimentichiamo ciò che Gesù ha detto, cioè che i pagani ricercano altre cose, e il Padre celeste sà quello di cui abbiamo bisogno.
Tutto le altre cose ci saranno DATE mentre noi cerchiamo il regno di Dio e la Sua giustizia; il resto viene come conseguenza.
Quindi i beni materiali non mancheranno mai, ciò che manca invece è il voler conoscere Dio e amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente. Ciò di cui abbiamo davvero di bisogno è Dio stesso.
Ci interessa chiedere a Dio di essere coinvolti nel Suo pensiero, di essere contagiati dai Suoi desideri, di essere partecipi del Suo “mondo”? Oppure ci interessano, per ignoranza, solo le nostre piccole cose di ogni giorno? Ci interessa, per mancanza di fiducia, solo il pane che sazia lo stomaco o desideriamo il pane del cielo?

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