“Il mio cuore è ben disposto, o Dio, il mio cuore è ben disposto; io canterò e salmeggerò” (Salmo 57:7)

Il tuo cuore è ben disposto? È ben saldo?
Tu sai che Dio è Sovrano, e ciò dovrebbe bastare per consolarti e guidarti; dovrebbe farti stare calmo e tranquillo. Dovrebbe sospendere le tue lamentele e stimolare la tua adorazione.
Quando è stata l’ultima volta che hai ringraziato Dio? Si, rendere grazie a tavola è buono, ma questo si trasforma molto facilmente in una formalità priva di affetto sincero. La gratitudine caratterizza i tuoi pensieri su Dio? La gratitudine è una buona prova della tua fede. La sua assenza sta a dimostrare che la tua fede è più ipocrisia che vera conoscenza. Le tue giornate dovrebbero essere piene di gratitudine, perché nonostante la vita cambi drasticamente, il tuo Dio rimane lo stesso. Egli è costante, costantemente buono, amoroso e fedele.
Il ringraziamento è la risposta gioiosa e umile di un cuore trasformato dalla grazia.
Perché non canti più per il tuo Re? La grazia di Dio è diminuita nel tuo cuore? È scaduta? Non è più sovrabbondante? Perché c’è poca gratitudine e meraviglia? Perché stai morendo esattamente come il mondo che non ha Cristo? Tu puoi vivere nella sofferenza, nella prova, perché Gesù Cristo abita in te, e ti dona la Sua gioia, la Sua forza e la Sua pace. Hai tutto! Se stai morendo è perché stai rifiutando Cristo, Lo stai tenendo lontano da te.
È facile lodare Dio quando il pericolo è passato, ma quale maggior beneficio troviamo quando Lo lodiamo nella spelonca? Il tempo che trascorriamo nell’onorare e lodare il Signore reca calma e sicurezza al nostro spirito bandendo così la tristezza. La nostra adorazione al Signore scaturisce da un sentimento più profondo di una semplice commozione; è vera gratitudine. Lodiamo Dio anche quando è buio, e consideriamo quanto sono grandi l’amore è la cura di Dio per noi. Persino nei momenti più bui, quando Dio sembra tacere, è con te per guidarti. Possiamo gioire perché il Suo amore per noi rimane sempre lo stesso. Non si esaurisce mai; non diminuisce, nè scompare. Siamo convinti che Dio ci ama teneramente e in maniera profonda, e che rimane sempre fedele? Dobbiamo ergerci al di sopra del dolore personale anelando alla gloria di Dio. Lodare Dio, cercare Dio significa tenere nella mente il Suo onore, nel cuore la Sua Parola e l’obiettivo è la Sua gloria.
“Mandate grida di gioia”, spesso leggiamo queste parole con frustrazione. Gioia? Pensiamo che sia un breve impeto di emozione. Cerchiamo di essere onesti: non avvertiamo la gioia di cui parla tanto la Parola perché siamo egoisti e ci siamo rivoltati contro Dio. Ma perché questo appello alla gioia? Perché Egli è veramente Dio: “Riconoscete che il Signore è Dio”. È questa verità rivelata divinamente che ci deve dare motivo di rallegrarci. Purtroppo, ciò in cui crediamo è diventato un pio passatempo, o una stampella sulla quale ci appoggiamo per avere un piccolo sostegno psicologico.
Per confidare nel Signore dobbiamo riconoscere la nostra dipendenza da Lui, riconoscere la Sua potenza meditando su tutte le Sue azioni, e proseguire per fede. Accostiamoci a Dio con gratitudine perché Dio è buono e perché Dio è fedele.
Abbiamo bisogno di tornare a questa verità. Finché non conosci questa verità sei propenso a sentirti degno e meritevole.

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