LA VERA VITA DEL CRISTIANO

Il prezzo di riscatto con cui siamo stati liberati dal peccato, il sangue di Cristo, non è “corruttibile”. Con la salvezza diveniamo tutti bambini, perché siamo stati generati perla grazia del nostro Padre. Bambini che bramano il puro latte spirituale che vivifica: la Sua Parola. È con essa che cresciamo, maturiamo, approfondiamo, confidiamo sempre in Dio, troviamo la forza per resistere alle tentazioni. I nostri pensieri si concentrano su Dio, la nostra attenzione si dirige alla Sua gloria. Quanto spesso prendiamo gloria gli uni dagli altri! Non può credere in Dio chi cerca, dagli e negli altri, la gloria dagli uomini, il peso, il valore, la consistenza della propria esistenza. La superbia, come la radice di tutti i peccati, è arroganza, che vuole soprattutto potere, apparenza, apparire agli occhi degli altri, essere qualcuno o qualcosa, non ha l’intenzione di piacere a Dio, ma di piacere a se stessi, di essere accettati dagli altri e – diciamo – venerati dagli altri. L’io al centro del mondo: si tratta del mio io superbo, che sa tutto. “Se sono arrogante, se sono superbo, vorrei sempre piacere e se non ci riesco sono misero, sono infelice e devo sempre cercare questo piacere”. Prendere gloria gli uni dagli altri e non cercare la gloria che viene da Dio solo, questo è il lievito dei Farisei. Guardiamoci bene da questo. Chi cerca questo non ha l’amore di Dio!
La Parola produce il frutto della santificazione e della santità nella vita quotidiana; essa non annuncia solamente, ma compie. È chiaro che la dobbiamo applicare a noi stessi con vigore e energia! La dobbiamo bramare, cercare, e confrontarci continuamente con essa.
Far sì che la conoscenza della Parola di Dio si impossessi della nostra mente è il segreto per una vita devota. Ciò che controlla i tuoi pensieri controllerà anche il tuo comportamento. L’autocontrollo è il risultato del controllo mentale, che dipende dalla conoscenza. La conoscenza della Parola produce ogni sapienza e intelligenza spirituale. Una mente controllata dalla conoscenza, dalla sapienza e dall’intelligenza produce una vita degna del Signore. Cristo dimora in noi. Chi spera di camminare degnamente basandosi sulle proprie forze è destinato a fallire.
La conoscenza produce anche frutti. Il frutto è la conseguenza della giustizia. È il contrassegno di ogni individuo redento. Che cosa produce frutto nella vita del cristiano? L’unione con Gesù Cristo: “Dimorate in Me, e Io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in Me. Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in Me e nel quale Io dimoro, porta molto frutto; perché senza di Me nulla potete fare” (Giovanni 15:4-5).
Il secondo risultato della conoscenza è la crescita spirituale. Crescita spirituale significa progredire nella conoscenza di Dio. I segni della crescita spirituale comprendono in primo luogo, un più profondo amore per la Parola; in secondo luogo, la crescita spirituale si riflette in una più perfetta obbedienza.
Il terzo risultato della conoscenza è la forza spirituale. I cristiani sono CONTINUAMENTE FORTIFICATI IN OGNI COSA nel corso di tutta la vita di fede. La forza che abbiamo a disposizione è la forza illimitata di Dio stesso.
Il quarto risultato della conoscenza è la capacità di resistenza, di perseveranza nelle prove gioiosamente.
“…in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d’uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti” (Colossesi 2:11-12). Mediante il Signore Gesù e la Sua opera sulla croce, Dio ha CANCELLATO il debito del cristiano.
Fin dal principio, la circoncisione fu usata per dimostrare simbolicamente il disperato bisogno dell’uomo di una purificazione del cuore: “Circoncidete dunque il vostro cuore e non indurite più il vostro collo” (Deuteronomio 10:16); “Il SIGNORE, il tuo Dio, circonciderà il tuo cuore e il cuore dei tuoi discendenti affinché tu ami il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua, e così tu viva.” (Deuteronomio 30:6).
I cristiani sono stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d’uomo. L’oggetto della circoncisione di Cristo è lo spogliamento del corpo della carne. Il corpo della carne indica la nostra natura umana peccaminosa, che domina il cristiano PRIMA della salvezza. Se è presente ancora il dominio del peccato, ciò vuol dire che non c’è stata salvezza. I cristiani sono stati MONDATI da quell’influenza peccaminosa e hanno ricevuto una NUOVA NATURA creata nella giustizia, essendo stati circoncisi di una circoncisione spirituale. AL MOMENTO DELLA SALVEZZA, “il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con Lui affinché il corpo del peccato fosse ANNULLATO e noi NON serviamo più al peccato” (Romani 6:6). Di conseguenza, “se uno è IN Cristo, egli È una nuova creatura; le cose vecchie sono passate, ecco sono diventate NUOVE” (2Corinzi 5:17). ESSERE UNITI A CRISTO SIGNIFICA ESSERE LIBERATI DAL DOMINIO DEL PECCATO. La Sua morte porta trasformazione e vittoria. I CRISTIANI CHE DICONO CHE SONO STATI SALVATI DEVONO ESSERE STATI LIBERATI DAL DOMINIO DEL PECCATO, perché ne sono stati liberati da Cristo Gesù. “O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita” (Romani 6:3-4). È chiaro che non si parla di un battesimo fisico come non è fisica la circoncisione, altrimenti sarebbe un rituale. Entrambi sono realtà spirituali. Il battesimo raffigura l’unione con Cristo.
Si è soltanto soggetti alla TENTAZIONE E SEDUZIONE “da parte di tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenze della carne, la concupiscenze degli occhi e la superbia della vita” (1Giovanni 2:16). “Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. 38 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, 39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 8:37-39).

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