“O SIGNORE, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e ammaestrami; poiché tu sei il Dio della mia salvezza; io spero in te ogni giorno” (Salmo 25:4-5)

Dobbiamo essere sufficientemente docili da ammettere la nostra ignoranza e il nostro bisogno di ulteriore istruzione.
La vita cristiana non può essere paragonabile alla pula o alle foglie secche di autunno portate via dal vento ora in una direzione ora in un’altra, ma Dio è Colui che guida la vita del cristiano. “O Signore, io so che la via dell’uomo non è in suo potere, e che non è in poter dell’uomo che cammina il dirigere i suoi passi” (Geremia 10:23) L’esperienza del cristiano dunque si deve caratterizzare concretamente con la guida di Dio. Dobbiamo sempre avere il volere di essere ammaestrati dal Signore. Lo scopo dell’ammaestramento è quello di non cadere in opinioni errate, fuggire l’errore, non prendere una cosa per un’altra. Quanti errori, quante cattive esperienze, quanti fallimenti si realizzano nella vita del cristiano quando decidiamo di camminare da soli, quando pensiamo che da soli possiamo farcela, quando pensiamo che tanto Dio “sarà d’accordo con noi” e poi con l’amarezza nel cuore constatiamo il nostro fallimento e comprendiamo che nulla possiamo fare senza il Signore: “Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla” (Giovanni 15:5). Se chiamiamo il discernimento e rivolgiamo la nostra voce all’intelligenza, allora intenderemo il timor dell’Eterno, e troveremo la conoscenza di Dio. Poiché Dio dà la sapienza; dalla Sua bocca procedono la scienza e l’intelligenza. Dio deve guidare la nostra vita del continuo: “Questo è Dio, il nostro Dio in eterno; egli sarà la nostra guida” (Salmo 48:14). Chi ascolta i consigli è savio. Guidati da Dio realizzeremo del continuo pace e felicità interiore anche in mezzo alle avversità, alle difficoltà; se è Dio che ci guida possiamo stare tranquilli e sereni. La guida del Signore nella nostra vita è dunque necessaria ed indispensabile. Come Dio guidò Israele nel deserto così Egli desidera guidare ciascuno di noi, desidera guidare la Chiesa, desidera prenderci per la mano: “Il Signore andava davanti a loro: di giorno, in una colonna di nuvola per guidarli lungo il cammino; di notte, in una colonna di fuoco per illuminarli, perché potessero camminare giorno e notte. Egli non allontanava la colonna di nuvola durante il giorno, né la colonna di fuoco durante la notte, dal cospetto del popolo” (Esodo 13:21,22).
Dio vuole fare la stessa cosa con noi, guidarci lungo il cammino senza allontanarsi mai da noi vuole guidarci in ogni campo, in ogni nostra scelta in ogni nostra decisone. “Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: Questa è la via; camminate per essa!” (Isaia 30:21)
Se ovviamente non c’è la volontà di ubbidire a Dio e alla Sua Parola non ci sarà neanche la guida del Signore. La volontà di essere guidati dall’Eterno è direttamente proporzionale alla volontà di ubbidirGli.
Dobbiamo imparare a compiere tutta la volontà di Dio, sia quel che sia. Questa è la forma migliore di istruzione, perché Dio ne è la fonte. Il cristiano rigenerato è nascosto nel Signore e consacra la sua vita nell’apprendere la volontà del Suo Maestro.

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