IL CRISTIANO INCOERENTE

“Tu che ti vanti della legge, disonori Dio trasgredendo la legge? Infatti, com’è scritto:
Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra fra gli stranieri.” (Romani 2:23-24)
Il cristiano può professare di conoscere la volontà di Dio; può saper riconoscere ciò che è meglio e giusto, perché la Parola insegna come valutare i valori morali; può essere una guida di coloro che sono moralmente e spiritualmente ciechi, e luce di coloro che vivono nelle tenebre dell’ignoranza; può sentirsi qualificato per correggere gli insensati e gli ignoranti, e istruire i fanciulli perché ha un po’ di conoscenza della Parola. Tuttavia, tutto ciò di cui il cristiano può andare fiero non è in grado di cambiare la propria vita. Il suo non è altro che orgoglio religioso e di conoscenza cui non corrisponde un cambiamento morale. Egli insegna agli altri senza mettere personalmente in pratica i propri insegnamenti. In sostanza, quando proibisce la menzogna o l’ipocrisia e/o altre forme di peccato, egli pare raccomandare: “Fà come ti dico, ma non come faccio”. Si vanta di possedere la Parola ma, nei fatti, disonora Dio che l’ha data, trasgredendo i Suoi precetti.
Ecco il cristiano incoerente.
Alle sue parole e al suo vanto spesso non corrisponde un comportamento conseguente.
Non ci rendiamo conto che non dimostrando con i fatti di essere cristiani, a causa del comportamento incoerente, questo induce agli altri a bestemmiare Dio stesso, a maledire il Suo nome! Nella società, oggi, il nome di Dio è bestemmiato a causa della incoerenza!
Gli uomini, infatti, sono soliti giudicare il Signore in base al comportamento di coloro che si professano essere cristiani.
Facciamoci un esame di coscienza. Molti di noi non si rendono conto di ciò che gli altri dicono dei cristiani incoerenti, e giustamente: “Voi, con tutto il vostro parlare di Dio, di chiesa, di moralità, non siete certamente meglio degli altri. I fatti parlano chiaro. Siete solo degli ipocriti. Non solo vi dimostrate incoerenti con i principi che voi stessi proclamate, ma trovate sempre modo di giustificare le vostre malefatte. Voi e il vostro Dio non meritate alcun rispetto. Non venite a parlarci più della vostra religione. È solo un’unica e plateale ipocrisia”.
Non cerchiamo scusanti. Questo è ciò che viene detto.
È un dato di fatto: non siamo giusti davanti a Dio, e la nostra professione di cristianità non contribuisce a farci essere tali. Stiamo soffocando la verità nell’ingiustizia.
Il cristiano è incoerente quando si lamenta delle circostanze avverse, delle prove, come se Dio nulla sapesse; quando fa uso di ipocrisia, di maldicenza, di calunnia, di falsa testimonianza, di menzogna; quando fa discussione; quando critica; quando pretende di aver ragione; quando agisce e reagisce senza riflettere; quando prende piacere nelle cose effimere del mondo; quando prova odia per prossimo e per il nemico e lo maledice….e altro, anche cose che portano alle divisioni tra i cristiani. Tutto sta a dimostrare che si vive secondo la carne e non secondo lo Spirito. Non possiamo seguire prima la carne e poi lo Spirito e viceversa. Il cristiano dovrebbe solo camminare secondo lo Spirito per non adempiere AFFATTO i desideri della carne, per NON camminare secondo la carne. Altrimenti, qual’è la differenza tra un cristiano e un non cristiano?
La vera testimonianza dov’è? Vedono i cristiani professare di essere vincitori, ma ci vedonotutti i giorni sopraffatti da sentimenti ed emozioni, da irritazioni, appetiti e
passioni, da inclinazioni ed impulsi.
Il vero cristiano non deve disprezzare né causare il disprezzo per Dio. Se noi di tutto cuore vogliamo dare gloria a Dio, noi non permetteremmo, per quanto stia in noi, che il Suo nome, la Sua causa, la Sua opera, le Sue benedizioni, le Sue ordinanze, la Sua Parola, la Sua chiesa, ecc. sia vituperata, sia causa di scandalo.
Ogni atto devetestimoniare che amiamo Dio e che camminiamo con Dio, se seguiamo le orme di Cristo Gesù.

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