CI SONO SEI REGOLE FONDAMENTALI

per sviluppare la stesura di un articolo: “Chi, Cosa, Come, Quando, Dove, Perché” Con queste, si sviluppano l’esattezza dei dati e dei fatti accaduti. Oggi queste regole, alcuni, sembrano averle scambiate in:

“Irriverenza, Arroganza, Invadenza, Opportunismo, Istigazione, Scandalo” per trarne: audience, egocentrismo, notorietà. Volgendosi a creare più il sensazionalismo, che a ridimensionare la notizia come fatto spiacevole, ricorrendo ai valori umanitari, che conducono ad una certa stabilità di riflessione. Ma io credo, poter affermare, che un

giornalista, che scrive con più senso di umanità, riesce a rafforzare un senso di dignità, nell’opinione pubblica, che ascolta o legge. — Matteo, Marco Luca e Giovanni, scrittori dei quattro Vangeli, furono a dire il vero, quattro giornalisti, che ebbero come obiettivo, la scrupolosità di scrivere qualcosa, che potesse arrivare nello

spirito di ogni uomo, non nella curiosità. Per far questo, aspettarono che l’ispirazione dello SPIRITO SANTO, li dirigesse. Così facendo, hanno trasmesso la loro informazione nel cuore di ogni uomo — Questa loro condotta, ci raffigura un pò, il vero arbitraggio che un buon giornalista dovrebbe seguire. Poggiandosi, non

tanto sul rumore che può provocare la notizia; ma su quello che può produrre sullo stato d’animo e sul cuore, di chi legge o ascolta. Affidandosi più alla voce della coscienza, che alla voce del successo. Purtroppo oggi, molti programmi, sono improntati sulla notizia che faccia raccapricciare, incuriosire, inorridire, pettegolare,

per saziare quel tipo di folla, assetata di simili cose. Come uno spettacolo da arena; trasformando la notizia, in sentenza, quale pietra da scagliare. — Cristel Carrisi, figlia di Albano, dichiara, con tristezza e delusione: “Quando i miei genitori, si sono separati, io sono fuggita in Svizzera, per riposarmi dal troppo rumore, che i

giornalisti, avevano creato intorno alla nostra famiglia” — I grandi maestri del giornalismo, quali furono: Indro Montanelli, Enzo Biagi, e quali sono: Giorgio Bocca, Sergio Zavoli, ecc. hanno fatto un giornalismo all’insegna di un’integra ricerca della giustizia; evitando di attingere dal turbine della notizia degenerativa.

Sergio Zavoli, ha scritto: “Qualcosa sotto il cielo stà cambiando”. Fermandosi, con una sobria riflessione, davanti ad una verità. La realtà, di una società che mostra un lato spietato, di una coscienza, che lascia i propri valori, per afferrarne l’opposto. Una cosa è certa; tutto ciò che esce fuori dalla voce della coscienza, esce fuori

dalla voce di DIO; l’unico, che ci riporta i valori della vita, che molti vorrebbero, ma pochi li cercano veramente per viverli. Se non si pone DIO alla guida delle proprie condotte, dei propri pensieri, delle proprie azioni; anche la libertà di pensiero e di espressione, sarà solo il risultato di uomini che vivono lontano da DIO e che non alzano più gli occhi al cielo. —- Davide Dilettoso —-

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