L’ERRORE DI SAUL…GUARDARE ALLE APPARENZE

Samuele 19:23-24

“Ma Samuele gli disse: «Che hai fatto?» Saul rispose: «Siccome vedevo che il popolo si disperdeva e mi abbandonava, che tu non giungevi nel giorno stabilito e che i Filistei erano radunati a Micmas, mi sono detto: “Ora i Filistei mi piomberanno addosso a Ghilgal e io non ho ancora implorato il SIGNORE!” Così mi sono fatto forza e ho offerto l’olocausto». Allora Samuele disse a Saul: «Tu hai agito stoltamente; non hai osservato il comandamento che il SIGNORE, il tuo Dio, ti aveva dato. Il SIGNORE avrebbe stabilito il tuo regno sopra Israele per sempre. Ora invece il tuo regno non durerà. Il SIGNORE si è cercato un uomo secondo il suo cuore, e il SIGNORE l’ha destinato a essere principe del suo popolo, poiché tu non hai osservato quello che il SIGNORE t’aveva ordinato». (1 Samuele 13)

di Favaro Daniele.

“Egli andò adunque là, a Naiot presso Rama. Lo Spirito di Dio investì anche lui ed egli continuò il suo viaggio finchè giunse a Naiot, presso Rama. Anche lui si spogliò delle sue vesti, anche lui profetizzò in presenza di Samuele e rimase steso a terra nudo tutto quel giorno e tutta quella notte. Da lì viene il detto: “Saul è anche lui tra i profeti?” (Samuele 19: 23-24)
Saul, grand’uomo fra gli uomini, amato e onorato, esempio per molti questo pastore di asini… Forte ed orgoglioso, spesso impaziente divenne disubbidiente innanzi al Signore quando invece di distruggere interamente gli Amalechiti, scelse ciò che era conveniente secondo l’uomo. L’invidia e la superbia lo invasero contro un piccolo pastorello di pecore che era riuscito là dove egli aveva fallito, si creò in lui uno spazio vuoto dopo che era stato abbandonato da Dio, uno spirito andava e veniva in lui. Fu trovato ignudo.
Eppure fu annoverato nel numero dei profeti, lo Spirito di Dio si avventò sopra lui e lo fece profetizzare…
Attenti a questo dire, la nostra vita, il nostro cammino per lo spirito non va provato in qualche manifestazione, specie nelle radunanze, dove purtroppo si vede accadere di tutto, ma và provato nell’intimo. Spettacoli e teatro ormai la fanno da padroni rubando la scena al solo vero interprete della Parola di Dio, lo Spirito Santo.
Saul aveva dato più volte prova di cercare più l’approvazione del popolo che quella di Dio, meditiamo quando fu ripreso da Samuele, non mostrò un minimo di pentimento, ma anzi tentò di salvare le apparenze, disse che voleva essere onorato avanti gli anziani.
Cari amici e fratelli, stiamo all’erta, non misuriamoci da soli in base a ciò che Iddio possa fare di noi, ma guardiamo piuttosto nel nostro intimo, per vedere se siamo rivestiti di Cristo e se veramente abbiamo spogliato il nostro triste vecchio uomo, il pernicioso e caparbio nostro Io, causa di ogni nostro male.
Le benedizioni da sole, non fanno che aumentare la nostra responsabilità. Iddio ci dia l’umiltà e la forza per essere umili, la forza di somigliare sempre più a Gesù Cristo. Come comprenderemo? Sarà lo spirito a gridarcelo e a testimoniarlo dentro di noi, non temete solo abbiate fede.
Allora e non prima, non saremo più occupati a cercare l’approvazione degli uomini, ma cercheremo solo la Gloria che viene dal vero Dio. Noi tutti abbiamo errato per un tempo, è innegabile, come è vero che vi è un tempo per ogni cosa sotto al sole, finchè eravamo fanciulli facevamo cose da fanciulli, ma da uomini e donne di Dio ormai adulti dobbiamo avere la forza di guardare dentro di noi fino in fondo senza lasciare angoli inesplorati, è state certi che là in fondo troveremo una piccola spelonca oscura, dove fa freddo, dove nessuno è mai giunto neanchè noi stessi, là nel buio qualcosa è sopravvissuto alla nostra trasformazione, un piccolo fuoco strano illumina i volti del nostro vecchio io e del nemico che complottano indisturbati, vedendo ciò avremo paura non del nemico, ma di ciò che siamo, vedrete chi siamo in Verità, questo vostro vero essere è sempre stato lì e solo in particolari condizioni l’avete intravisto, ora però sapete, giunge il giorno in cui tutti noi dobbiamo affrontare noi stessi, non vi sono più apparenze da salvare, lo scontro è necessario, lo visse e lo comprese bene Davide, il prode pastore che divenne Re guerriero, un adulterio ed un omicidio premeditato, nel suo tacere il suo animo ruggiva, ma vinse quella battaglia, gli costò molto è vero ma Vinse:
“Io conosco i miei misfatti, e il mio peccato è dal continuo davanti a me…O Dio, crea in me un cuore puro, e rinnovella dentro di me uno spirito diritto”…
Non sei solo, non siamo soli in questa battaglia, tienilo a mente, non essere tu ha porre dei limiti a Colui che è Onnipotente, Egli ci conosce totalmente e ci ama, e non permetterà al male di vincere, ma vincerà il male col bene stanne certo, Egli è il Signore possente degli Eserciti, il maligno ci proverà fino alla fine come provò il Re Ezechia (meditiamo bene Isaia 36 e 37):
…”Ora, in chi hai riposto la tua fiducia per ribellarti a me? (Isaia 36:5)
Attenti egli il maligno ci ritiene già sue prede, ci conosce bene anch’esso, ha nutrito per lungo tempo il nostro IO caparbio, d’ira, ma in Dio se Lui è in noi, Egli spezzerà le catene del peccato, allora potremo dire finalmente:
“La vergine figlia di Sion, ti disprezza e si beffa di te; la figlia di Gerusalemme scrolla il capo dietro a te. Chi hai insultato e oltraggiato? Contro chi hai alzato la voce e levato in alto i tuoi occhi? Contro il Santo d’Israele…” (Isaia 37:21-36)
Siamo sua speciale proprietà, chi tocca voi tocca la pupilla dell’occhio mio!

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