SPAZIO GIOVANI Un cuore dolcemente saggio

“…Sia benedetto l’Eterno, il DIO d’Israele, che oggi ti ha mandato incontro a me!” (1 Samuele 25: 32)

Quando gli uomini di Nabal si trovavano a Carmel, per pascolare il gregge, Davide e i suoi uomini si comportano con gentilezza e premura, non facendogli mancare nulla… creando attorno a loro, sia di notte che di giorno un muro di protezione. (v. 16)

La disponibilità e la bontà di questi uomini era tangibile ed evidente; ma Nabal essendo insensibile e duro di cuore, non si accorge di nulla… e nonostante il bene ricevuto, le amorevoli cure date ai suoi servi, e nonostante la sua grande ricchezza; quando Davide manda i suoi uomini per chiedere aiuto,con estrema freddezza ed arroganza risponde: “Chi è Davide e chi è il figlio di Isai? Oggi sono molti i servi che si allontanano dai loro padroni. Prenderò dunque il mio pane la mia acqua e la carne degli animali da me uccisi per i miei tosatori, per darli a gente che non so da dove venga?”. (v. 10-11)

Appena Davide viene messo a conoscenza della cosa, decide di distruggere Nabal e tutta la sua famiglia..ma grazie alla saggezza e all’ avvedutezza, della moglie Abigail, desiste dal suo intento e ringrazia il Signore per averla messa sul suo cammino.

“Allora Davide disse ad Abigail: “Sia benedetto l’Eterno, il DIO d’Israele, che oggi ti ha mandato incontro a me! Sia benedetto il tuo senno e benedetta sia tu che oggi mi hai impedito di spargere del sangue e di farmi giustizia con le mie mani! …e “ Circa dieci giorni dopo, il Signore colpì Nabal ed egli morì.” (v. 32-33-38)

Questo racconto della parola di Dio mi fa fatto riflettere su due punti:

1) l’importanza e il valore della riconoscenza, della gratitudine, verso chi ci fa del bene

2) l’importanza della saggezza e della dolcezza, nelle nostre parole; saggezza e dolcezza che si completano in Dio, solo Lui può convincere i cuori… non noi ma Lui!

A volte il Signore mette al nostro fianco delle persone per aiutaci e consolarci, ma noi non le vediamo..perché siamo troppo impegnati su noi stessi, sul nostro egoismo, colmi di superficialità, e di arroganza per accorgerci dei piccoli grandi doni di Dio.

Miei cari, se la nostra vita dipende ed è ripiena della grazia e della dolcezza di Dio, anche noi come Abigail potremo essere fonte di benedizione per gli altri!

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