Che cosa fai quando il tuo cuore è rotto?………..

Che cosa fai quando il tuo cuore è rotto? Quando il dolore ti sommerge? Ti chiudi nel guscio? Ti isoli nella caverna? Tu che hai provato, funziona? Non credo. C’è un altro rimedio, un’unica soluzione: permetti al Signore di curare la tua anima, di lenire il tuo dolore. Davide era un “professionista” del dolore ed egli si rivolgeva a Dio: “Abbi pietà di me, o Signore, perché sono tribolato: l’occhio mio, l’anima mia, le mie viscere si consumano di dolore” (Salmo 31:9). Spesso i dolori sono derivanti dalle nostre scelte sbagliate, dalle nostre azioni avventate. Altre volte ci addoloriamo perché vediamo soffrire le persone che amiamo. Altre volte ancora perché ci è successo qualcosa di spiacevole, siamo stati privati di un affetto, di una persona cara… Certo il dolore fa male, ma non permettere che ti devasti. Se sei vivo, è perché Dio ha qualcosa da fare in te e attraverso di te e, forse, il meglio deve ancora venire. Dio vuole “dare agli afflitti di Sion un diadema invece di cenere, olio di gioia invece di dolore, il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati terebinti di giustizia, la piantagione del Signore per mostrare la sua gloria” (Libro di Isaia 61:3). Oggi hai l’occasione di deporre i tuoi pesi ai piedi del Signore. Lui vuole aiutarti, alleggerirti. Da solo non ce la potrai fare, ma con Gesù tutto è possibile. Che ogni lettore possa seguire il consiglio dello scrittore dell’Epistola agli Ebrei: “Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio” (12:1-2).

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