L’AUTOCONTROLLO

I metodi moderni di educazione provocano la credenza erronea che dobbiamo ottenere e possedere ciò che vogliamo e ci piace, scartando ogni altra ipotesi.
Un bambino grida e i genitori cercano in tutti i modi di offrirgli quello che può soddisfare la sua necessità del momento. L’attenzione costante che riceve gli rinforza la possibilità di continuare a gridare e gli insegna che può ottenere tutto quanto desidera senza dover aspettare per ottenerlo. Impara anche che non dovrà mai affrontare alcuna contrarietà. Il bambino cresce e i genitori continuano a viziarlo e a risolvergli ogni problema. Impara che è terribile avere delle contrarietà e che non c’è ragione per averne. Affrontando poi la vita si rende conto che gli altri non compiono le sue richieste (tutti mi odiano), che i suoi sbagli non sono giustificati (nessuno mi capisce e si preoccupa per me), che gli altri non sono disposti a fare quello che lui può fare (questo mondo è uno schifo).
Si rende anche conto che la società esige da lui che si adegui ad un certo codice morale, dovendo rinunciare di conseguenza anche a cose che gli piacciono. Lui, invece, crede che tutti i suoi capricci sono delle necessità vitali e non potendole soddisfare, si sentirà infelice (meglio farla finita).
Non gli è mai stato insegnato l’autocontrollo.
Autocontrollo vuol dire governo della propria vita, temperanza, capacità di moderare i propri desideri, impulsi ed istinti, piena padronanza di se stessi, autocontrollo. Il controllo di sé si perde quando si vogliono assecondare i desideri della carne.
Sapersi dominare è il segno che si è realizzato l’autocontrollo e che si è conseguita la vittoria sulle proprie tendenze naturali, mentre chi è indisciplinato perde, cade facilmente nell’ira, nell’invidia, nelle concupiscenze, nelle opere della carne, e ciò con gravi conseguenze, perché comporta una perdita.
L’assenza di autocontrollo, oltre che tipicamente infantile, sembra, in ultima analisi, anche molto controproducente: essa rischia, infatti, di far prevalere le ragioni del più forte e di trasformare il mondo in cui si vive in una sorta di giungla, dove ha la meglio chi esprime nel modo più violento la propria istintualità.
La mancanza dell’autocontrollo comporta l’incapacità di porre un limite al bisogno di padroneggiare la realtà, di combattere la tentazione, che costantemente si presenta, di “pilotare” gli avvenimenti della nostra vita e tenere in pugno il futuro, e l’incapacità di evitare l’eccessiva autoprotezione per i propri fini personali ed egocentrici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *