LA CECITÀ DEL CRISTIANO

Molti cristiano camminano sulla terra come ciechi, inseguendo una gioia della quale ignorano il vero volto o perdendosi per strade che li allontanano dall’autentica felicità.
Spesso cadono nella superficialità, perdendo il tempo in dispute e contese, e si dedicano a giudicare e a distruggere.
Se crisi c’è, è quella della vita interiore degli uomini, che non riescono — per miopia, per egoismo, per ristrettezza di orizzonti — a intravvedere Gesù Cristo.
Ma nella vita del cristiano non ci deve essere frattura tra fede e vita, ma profonda unitarietà.
Fede significa comunione e conoscenza di Gesù Cristo.
Egli è il Signore e Padrone e chiede spazio nei nostri pensieri, nelle nostre decisioni, nella nostra vita; la nostra volontà non si regge senza obbedienza.
Quando si trascura l’umiltà, l’uomo pretende di appropriarsi di Dio cercando di ridurre la grandezza divina ai limiti umani. Gesù deve guardarci assai spesso con stupore, vedendo quanto siamo contorti; a renderci sciocchi sono i nostri preconcetti, i nostri rigiri particolari di pensiero. Filippo si aspettava che Gesù gli rivelasse un mistero grandioso, e non pensava che il mistero era già lì, in Colui che conosceva. Il mistero di Dio non è in quello che deve avvenire, ma è nel presente, ora; e invece noi lo cerchiamo in qualche cataclisma che stia per accadere. Noi siamo in attesa che Dio si manifesti AI Suoi figliuoli, mentre Egli si manifesta NEI Suoi figliuoli. Se stiamo domandando a Dio di darci delle esperienze, o se qualche esperienze conscia sta agendo come un intoppo, noi stiamo recando dolore a Gesù. A farGli male sono proprio le nostre domande.
“Il vostro cuore non sia turbato” – e allora, non ferisco forse Gesù quando permetto al mio cuore di essere turbato? Permetto che vi sia qualche cosa che turbi il mio cuore? Lascio via libera in me a interrogativi morbosi? Il cristiano debba arrivare ad avere un rapporto che gli permetta di accettare con serenità ogni cosa, perché ogni cosa la si riceve dalla Sua sovranità. Dio non preserverà il cuore del cristiano dal turbamento, ma lo comanda di non essere turbato.
Ho mai ricevuto quello di cui Gesù parla? “Io vi do la Mia pace”; è una pace che ci copre interamente dalla cima dei capelli alla pianta dei piedi; è una fiducia illimitata. “La vita vostra è nascosto con Cristo in Dio”; ci sarà donata la pace di Gesù, che nulla può scrollare.
Essa la riceviamo solo guardando il Suo volto e facendo nostra la Sua serenità perfetta.
Quando c’è qualcosa che ti impedisce di vedere Gesù Cristo, diventi inquieto, ti agiti, oppure godi di una falsa sicurezza.
Quanto è cieco colui il quale non può vedere la serenità.

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