“CAMBIAMI, MA SENZA CAMBIARMI”

In molte famiglie cristiane ci si assale l’un l’altro, combattendo accanitamente. Alcuni si stanno citando in giudizio, portando i familiari nei tribunali. Le madri si estraniano dalla vita delle figlie, i padri non parlano ai loro figli. Dicono tutti di essere innamorati di Gesù — però rimangono attaccati alla loro collera, amarezza, bruttezza. È tutto un caos.
La vita cristiana senza cambiamento, senza alcun risultato, la vita cristiana senza frutti è un ossimoro.
Il frutto è una vita cambiata, una vita incentrata su Cristo. La prova che sono stato crocifisso con Cristo è data dalla marcata somiglianza che ora ho con Lui.
Affinché una pianta produca frutti, di tanto in tanto deve essere potata. La potatura consiste in una gamma di interventi atti a modificare il modo naturale di vegetare e di fruttificare di una pianta. La potatura si propone di modificare la pianta per raggiungere una serie di obiettivi: dare alla pianta una forma idonea all’utilizzazione ottimale della luce (ma anche per facilitare le operazioni colturali); accelerazione dello sviluppo dei giovani alberi per raggiungere al più presto lo scheletro definitivo e l’entrata in produzione; raggiungimento di un equilibrio chioma/radici e fase vegetativa/fase riproduttiva, per una produzione alta, costante, di qualità. Quando un agricoltore pota, deve tagliare dei pezzi della pianta. Deve rimuovere le parti morte, le parti che tolgono vita alla pianta senza essere utili. Potare significa che qualcosa deve essere tagliato. Qualcosa che era normale e che non è più normale. L’agricoltore è intervenuto e lo ha tagliato.
Come c’è un solo stampo di umanità, così c’è un solo stampo di santità, la santità di Gesù, questa santità che Egli mi dona.
È sempre colpa dell’altra persona, è l’altro che ha bisogno di cambiare. Ecco perchè non si otterrà alcun risultato, fino a quando il cristiano si decida su una cosa. Tutti devono fare questa sincera preghiera quotidianamente: “O Dio — cambiami”. Passiamo fin troppo tempo pregando inutilmente: “Dio, cambia le circostanze… cambia i miei amici…. cambia la mia situazione familiare… cambia le condizioni in cui vivo…” Ma raramente facciamo questa importantissima preghiera: “Cambiami, Signore. Il vero problema non è mia madre, mio padre, mia sorella, mio fratello, il mio amico. Sono io! Io sono quello che ha bisogno di essere cambiato”.
Molti cristiani semplicemente non lasciano andare i loro pensieri amari e vendicativi. Essi affermano, “Oh, io ho perdonato quella persona” — ma quelle parole non sono sincere.
Non perdere altro tempo con i cambiamenti che devo avvenire negli altri.
Dio orchestra i passi e le vite di tutti i Suoi figli. Egli non permette che nulla ci accada semplicemente per fato o casualità. E questo significa che Lui ha permesso la tua crisi. Cosa sta cercando di dirti tramite essa? Egli ti sta dicendo che devi cambiare.
Che vi piaccia oppure no, tutti noi siamo in un processo di cambiamento, in un modo o nell’altro. Nella sfera spirituale, non c’è niente riconducibile alla mera esistenza; veniamo costantemente cambiati, in meglio o in peggio. Stiamo diventando o più come il nostro Signore o più come il mondo, — crescendo in Cristo o traviandoci.
Dunque, stai diventando più una persona di indole dolce, come Gesù? Stai assennatamente guardando nello specchio? Oppure la tua amarezza ha messo radici, trasformandosi in ribellione e durezza di cuore? Hai imparato a difenderti dalle parole di condanna di Dio? Stai sputando fuori cose che una volta credevi che un cristiano non sarebbe mai stato capace di dire? Ti stai indurendo oltre ogni cambiamento?
Smetti di difendere la tua causa, e puntare il dito giustificandoti.
Ci piace credere in Dio ma senza alcun cambiamento reale della propria vita, e quando non c’è il frutto la nostra preghiera si formula in questo modo: “Dio cambiami, ma senza cambiarmi”.

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