L’AMBIZIONE

Quando una persona ha un’ambizione, si usa l’aggettivo “ambizioso”. Di solito il suo obiettivo è la ricchezza, ma può essere anche il potere o la fama, o un raggiungere la vetta. Quando si punta troppo in alto, è bene ricordare che raggiunta la vetta del monte si è a un passo dal precipizio.
La parola deriva dal latino ambīre “andare intorno”. Deriva dalla pratica in uso nell’antica Roma tra i candidati ad alcune cariche importanti che consisteva nell’andare in giro per guadagnare il favore e il consenso, e quindi voti, per raggiungere il loro obiettivo di essere potenti o famosi.

L’ambizione, secondo il vero cristiano, è una ribellione nei confronti di Dio, è un atto di sfiducia, una resistenza alla Sua autorità completa.
È semplicemente rifiutare di cercare la Sua mente in ogni cosa.
Spesso, ci cibiamo del cibo carnale, cioè ci nutriamo delle opinioni degli altri, del nostro modo di pensare, del nostro discernimento, delle nostre ambizioni personali. Di conseguenza, ci ammaliamo con malattie quali la superficialità, la maldicenza, la malizia, la caparbietà, l’orgoglio, ostacolqndo l’operare di Dio nella nostra vita, il Suo voler farci essere conformi all’immagine di Cristo.
Lo scopo di vita di ogni persona nata di nuovo vorrebbe fare consiste nel, annullando sé stessi e rinunziando a sé stessi, conoscere la volontà di Dio, nel frattempo disconoscere la propria volontà, e agire in sintonia con la volontà di Dio. Prima della salvezza eravamo come pecore erranti, andavamo ciascuno per la propria via e facevamo ciò che ritenevamo noi giusto. Ora invece, essendo salvati, abbiamo il Pastore e seguiamo le Sue vie. E non è possibile fare uno e l’altro, cioè andare per la propria via e seguire le Sue vie; non è possibile fare la nostra volontà e poi la Sua volontà. O si odia sé stessi e si ama Dio o si odia Dio e si ama sé stessi, o si ha riguardo per sé stessi e disprezzo per Dio oppure si ha riguardo per Dio e disprezzo per sé stessi.
Non è piacevole camminare con Dio quando vogliamo fare la nostra volontà, allora diventa un cammino pesante, sgradevole e siamo insoddisfatti, senza pace.
Bisogna cambiare la nostra natura ambiziosa e diventare umili e semplici come i fanciulli.
“Quando viene la superbia, viene anche il disonore” (Proverbi 11:2)

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