Autorità assume il significato di padronanza, potenza, libertà, come uno che ha controllo.
L’autorità che Gesù possedeva, scosse l’intero sistema religioso. I capi ebrei andarono a lui chiedendogli da dove aveva ricevuto quest’autorità: “Con quale autorità fai tu queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?”. Gesù rispose loro di punto in bianco: “Non ve lo dico”.
Si pensa ad essere utili qui sulla terra, a voler farsi un nome, a occupare un posto importante a tutti i costi, e sappi che Dio non sà che farsene di coloro che hanno questi ideali.
Il fine di Dio non si esaurisce nel far di noi dei grappoli maturi, ma nello spremerne via il succo. Siamo noi disposti a dare la vita nelle Sue mani? È tempo ormai di abbandonare i nostri sogni; è tempo ormai di abbandonare il nostro ansioso desiderio di trovare soddisfazione per noi stessi; è tempo di spezzare la nostra vita come Maria spezzò il vaso di alabastro.
Molti che hanno la tentazione, commettendo peccato poi, di fare delle cose sacre un mezzo per arricchirsi, facendo in modo che le opere di Dio raggiungano il successo per il nostro tramite, e esaltano il servizio cristiano con l’essere sempre indaffarati nel fare tante cose. Tutto questo si può racchiudere in una sola parola: idolo. Hai foglie della professione esteriore, ma nessun frutto. Il Signore fa di ogni discepolo un Suo possesso, e ne prende la responsabilità. Egli stabilisce un’azione non animata da uno spirito di azione (fare qualche cosa per Gesù), ma basata sulla sostanza: essere nei Suoi riguardi ragione di gioia perfetta.
Metti in pericolo la tua anima se usi i doni di Dio per un tuo appagamento personale. Non puoi consacrare a Dio quello con cui vuoi appagare te stesso. Ciò che Dio ti dona dev’essere utilizzato solo ed esclusivamente per appagare Lui stesso. Attenzione che perfino il lavoro che Egli ci può aver incaricato di fare può diventare un mezzo per noi di agire nel peccato della concupiscenza del vecchio uomo: potere, dominio, autorità, posizione.
“Voi Mi chiamate Maestro e Signore”, ma lo è davvero? Maestro e Signore non sono parole che hanno posto nel nostro vocabolario; ne preferiamo altre, come Salvatore, Redentore, Guaritore.
O Gesù Cristo è l’autorità suprema del cuore umano, oppure non è degno della minima attenzione.

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