IL SILENZIO

Non parlare, osserva. Non parlare, ascolta.
È capace di silenzio soltanto chi sa parlare. Allo stesso modo, come è in grado di parlare sensatamente solo chi sa far silenzio e anche lo fa seriamente. Non appena il parlare perde quel suo momento costitutivo che è il silenzio, nasce la chiacchiera. E quante chiacchiere!
Se non amiamo il silenzio è perché non sappiamo cosa dire, cosa domandare, cosa rispondere, cosa ascoltare. Ogni giorno siamo pieni di infiniti pensieri, di infinite distrazioni, di infinite dimenticanze, di infiniti progetti; e non abbiamo tempo, o consideriamo la cosa del tutto inutile, di interrompere questo flusso senza fine di esperienze: immergendoci, almeno per qualche attimo, nelle oasi talora dolorose, talora laceranti del silenzio che ci consentano di rimettere in discussione il senso di quello che è la nostra vita divorata dalle azioni (spesso inutili), e non dalla contemplazione che si nutre di silenzio.
Il silenzio crea relazione e la rende viva. Spesso ci rivolgiamo a Dio come se fosse una statua e ci perdiamo in un chiacchierare fastidioso alle Sue orecchie.
Dovremmo educarci al silenzio: lasciarci educare dal silenzio. Ci si educa al silenzio, a fare silenzio, anche nelle tempeste della vita e del nostro interiore, a tacere le parole che diciamo ogni giorno che fanno svegliare Gesù Cristo che dorme sulla barca. Ma fare silenzio non è solo non parlare e non dare voce alle tempeste interiori che si agitano negli abissi del cuore. Nel suo ultimo orizzonte di senso il silenzio è sempre un modo di morire a sé stessi e al mondo: recuperando le radici più profonde del vivere e del morire.
Non dovremmo mai lasciarci trascinare dall’impazienza e dalla fretta, dalla smania e dalla tentazione di interruzione, o di aggredire, il silenzio.
Bisogna sempre più risparmiare le parole inutili per poter riconoscere cosa c’è nell’altro.
Il silenzio è ciò che permette di sentire una voce altra, che parla un’altro linguaggio, la voce di Dio.
Ma esiste anche il silenzio di Dio.
Dio si è mai confidato con te col silenzio? Il Suo silenzio è pieno di significato, è la Sua risposta. Quando Dio ti risponde col silenzio è segno che sta conducendoti a conoscerLo in modo più profondo e meraviglioso. Stai forse lagnandoti con Dio perché non hai avuto una risposta esplicita? Ma Dio ti si è confidato nel modo più intimo che possa esserci, col silenzio assoluto, un silenzio in cui c’è compiacimento.
Quando Gesù Cristo ti conduce a comprendere che la preghiera ha lo scopo di glorificare il Padre, il primo segno che Egli ti dà della Sua relazione personale e intima con te è il silenzio.

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