UN PADRE PERFETTO

“Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare buone cose ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano” (Matteo 7:7-11).

 

Gesù incoraggia i suoi discepoli non solo ad appellarsi a Dio come padre, bensì ad avere ancora più profondamente fiducia in Lui.

Il paragone con un padre umano è molto significativo.

Sebbene siano imperfetti, i padri capiscono di solito le richieste dei loro figli così da soddisfarle nel modo che ritengono più opportuno.

Quanto più Dio, il Padre, che è perfetto sotto ogni punto di vista, darà delle cose buone a coloro che gliele chiedono.

Questa fiducia in Dio non ha nulla a che vedere con la ingenuità o la superstizione con le quali viene posta la fiducia in oggetti e fenomeni che scaturiscono dalla immaginazione umana.

La superstizione impedisce persino una relazione con Dio in quanto si avvale di strumenti e oggetti inanimati che non possono produrre nulla.

Un esempio a tal proposito è costituito dal ferro di cavallo, un cosiddetto portafortuna: questo simbolo è utilizzato al pari di talismani o altre mascotte perché sarebbe in grado di dare una svolta in positivo alla vita.

Ma è possibile fondare una vera relazione di fiducia con oggetti inanimati?

Questa domanda diventa superflua nel momento in cui la nostra vita viene a trovarsi appesa a un filo.

Anche se la fiducia nei portafortuna ha in sé una ben precisa dinamica e anche se, qualche volta, il pensiero positivo ad essi collegato fortifica gli uomini e li rende capaci di compiere grandi cose, essa non ha nulla in comune con la fede di cui è scritto nella Bibbia che è un profondo, eterno legame con Dio.

É evidente che una relazione sana è possibile solo sulla base di una profonda fiducia, in quanto mancanza di fiducia, incredulità e scetticismo distruggono ogni rapporto.

La fede in Dio non ha in sé nulla di razionale e non si dirige verso il “grande sconosciuto”.

Avere fiducia in Dio consiste nel fidarsi di quello che Egli dice, proprio come un bambino fa con suo padre e Dio è nostro Padre, unico, perfetto, onnipotente.

Perfetto è anche il suo amore: Lui ti ama!

(Pasquale Gidiuli)

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