Testimonianze dal carcere

“Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei male alcuno, perché Tu sei con me” (Salmo 23:4). Pace nel Signore. Oggi il Signore mi da’ la possibilità di scrivervi, e questo per me è una grande gioia, per raccontarvi di come Gesù mi ha salvato, dando la Sua vita per me sulla croce. Da quando si è fatto conoscere da me, ho capito che solo in Lui si trova il vero amore, la vera pace, la vera gioia, la vera fede. Attualmente, sono ancora in carcere, ma sono libero dai peccati, sono libero dentro, e ciò mi basta per sopportare questa prigionia. Per chi non mi conosce, mi chiamo A. O. I miracoli che ha fatto il Signore nella mia vita e che continua a fare sono tanti, nonostante in passato vivevo nel peccato. Ero uno dei peccatori più incalliti, nella mia vita pensavo che la mia anima potesse essere soddisfatta con il denaro, con il piacere, o comunque possedendo molte cose, invece, mi ritrovavo sempre più insoddisfatto. Pian piano mi rendevo conto che ero il più misero di tutti; in me c’era odio, cattiveria, malizia, falsità. Guardavo le persone e i miei familiari più cari con indifferenza. Tutti i miei tentativi di organizzare e pianificare la mia vita mi avevano condotto a un’esistenza chiusa e deprimente; mi sentivo sempre più angosciato, il peccato era diventato il mio cibo quotidiano, fino a quando un giorno, vedendo in me la persona che non ero, la cui unica voglia era il piacere del peccato, arrivai a provare una vera nausea persistente del mio io, del mio vero ego. Così dopo aver colpito il male al centro, andai oltre l’adulterio, l’imbrunire del cuore, l’oscurità dei sentimenti. Sì! Ero accecato, non capivo, non riuscivo ad andare oltre, ma, aprendo davvero gli occhi e guardando l’unico amore terreno (mia moglie), ho capito che tutto doveva cambiare. Non ci sono scuse, né parole, ma il cuore palpitando dice il vero, ed io con l’aiuto di Dio ho detto la verità. Così, all’improvviso, invocai il Signore chiedendo perdono e, in quel momento, sentii la presenza del Signore che aveva risposto alla mia preghiera. Lo scrivo e penso ancora a quel giorno, alla fantastica felicità che assaporai; mi sentii libero, grazie al Signore Gesù. Caro lettore, il mio messaggio è di dire che la vita di tutti i giorni spegne gli animi, questo è il problema; oggi, come ieri, i cuori sono induriti dal peccato e l’unica soluzione per uscire da questa situazione desolante è di riconoscere in Cristo Gesù il proprio Salvatore, nonché attribuire a Lui solo la completa signoria sulla tua vita. Sono molte le vie di questo mondo e appaiono belle da percorrere, gravide di sviluppi radiosi, premesse di un ridente avvenire, ma esse conducono tutte alla rovina finale. Se stai attraversando il deserto e il mondo non può offrire nulla che sia in grado di soddisfarti realmente, allora devi tornare con costanza al Signore Gesù e troverai istruzioni, conforto e perdono. Non esitare. Forse questa è l’ultima opportunità che Dio ti concede. Se hai sete di perdono e di benedizione, va a Gesù, ed Egli, nel Suo incommensurabile amore, ti accoglierà. Forse proprio ora stai attraversando la valle dell’ombra della morte, ma non temere caro lettore, l’Onnipotente, è con Te! A Dio sia tutta la lode.

Carcere di Santa Maria Capua Vetere (Ce) Reparto Tevere

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