LA RICCHEZZA

Alessandro Magno non fu mai soddisfatto, neppure quando ebbe sottomesso tutti i popoli conosciuti. Pianse, perché non c’erano altri mondi da conquistare, e morì molto giovane per la sua vita sgregolata.
Annibale, che aveva raccolto tre moggia di anelli strappati ai cavalieri nemici uccisi in battaglia, si suicidò avvelenandosi. Pochi si accorsero della sua scomparsa ed egli lasciò questa terra senza essere rimpianto.
Giulio Cesare, che aveva intinto i suoi abiti nel sangue di un milione di nemici, conquistò ottocento città, ma poi fu pugnalato a morte dai suoi migliori amici nel momento del suo più grande trionfo.
Napoleone, il temuto conquistatore flagello dell’Europa, morì in esilio.
Pietro il Grande, benché fosse uno dei più potenti zar di Russia, un giorno commise un errore. In un impatto d’ira colpì il suo giardiniere il quale, dopo alcuni giorni, morì. “Ahimè”, disse “ho conquistato altre nazioni, ma non ho saputo conquistare me stesso”.
Chi nulla possiede dal punto di vista materiale può dare l’impressione di essere ricco, mentre uno che possiede tanto denaro può avere l’aspetto di un povero.
La nostra epoca abbonda di uomini che si sono arricchiti e tuttavia hanno nulla. Hanno ammassati grandi ricchezze, ma non possono acquistare ciò che veramente conta nella vita. Non possono assicurarsi né la salute fisica e spirituale né la felicità e spesso sono inquieti. Dall’altro lato ci sono coloro che si sono impoveriti e sono diventati ricchissimi nel vero senso della parola. Com’è possibile questo? La spiegazione non si trova analizzando parola per parola queste due dichiarazioni contrastanti. Arricchirsi vuol dire distruggere la propria capacità di vivere. Farsi poveri significa arricchire gli altri perché possano vivere.
L’uomo ricco è certo che i suoi beni lo proteggeranno. Nella sua immaginazione diventano come un’alta muraglia che lo difenderà da pericoli di ogni tipo. Ma le ricchezze vengono meno proprio quando ne ha più bisogno. L’uomo ricco confida nella fantasia.
Il fatto che le ricchezze procurino un gran numero di amici è prova dell’egoismo innato nel cuore umano.
Un uomo ricco è spesso minacciato da coloro che vogliono i suoi beni. Deve affrontare furti, ricatti e rapimenti e pagare un riscatto, anche la morte. Deve proteggere la propria vita con un servizio di sicurezza o sottostando alle richieste degli estorsori. Il povero non deve mai affrontare questo tipo di minaccia.
La ricchezza porta con sé il turbamento.
Un piatto d’erbe in un’atmosfera di amore è meglio di una fetta di lombata dove ci sono contrasti. Meglio un piatto di verdura, che la carne migliore servita con odio.
In una casa c’erano caminetti italiani, arazzi belgi, tappeti orientali e quadri preziosi. “Come dovevano essere felici le persone che abitavano qui”. E invece non lo erano. Anche se erano milionari, marito e moglie non si parlavano. Questo posto era un focolare di odio. Non avevano amore.

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