Esiste sempre una ragione.

Erano tristi e mesti i discepoli sulla via di Emmaus.
La loro tristezza era dovuta alla mancanza di “rivelazione” della resurrezione di Gesù.
Erano perplesse Marte e Maria sulla tomba di Lazzaro. La loro incredulità era dovuta alla mancanza della “rivelazione” del potere di Cristo.
I discepoli non sapevano che cosa fare dinanzi alle folle, non sapevano come sfamarle. Il loro atteggiamento era dovuto alla mancanza di “rivelazione” delle parole di Cristo.
E’ sempre così.
Tutto è scritto, tutto e adempito da Cristo, eppure “non tutto è rivelato nei cuori “, ecco perché esiste tanta perplessità, tanta incredulità e tanti dubbi.
Dio ha una marcia in più rispetto a tutto ciò che ci succede, Dio ha sempre una risposta, un indicazione, una via da percorrere, una soluzione. Ma non tutto ciò che Cristo ha fatto e che ha detto è “rivelato” nel cuore, non tutto ciò che Cristo ha adempiuto è chiaro in tanti cuori.
Ecco perché Paolo scrive agli Efesini di pregare ” affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate…”
Sapere per mezzo della rivelazione divina pone fine a tanti drammi che viviamo, ci libera da tante tensioni che accumuliamo e ci dona il Suo sorriso in ogni circostanza.
Possa il Signore Gesù, rivelare nei cuori affamati il senso delle sue Parole, il potere delle Sue parole e le finalità delle Sue parole, per liberare da ogni tristezza, da ogni incredulità e da ogni dubbio.
Past. Pietro Varrazzo

P.S. Non smettere mai di pregare avendo di mira ciò che Paolo ha detto Efesini 1:15-23

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