“Ho cercato il Signore, ed egli m’ha risposto; m’ha liberato da tutto ciò che m’incuteva terrore. Quelli che lo guardano sono illuminati, nei loro volti non c’è delusione” (Salmo 34:4,5).
Davide aveva sperimentato la gioia dle Signore, al contrario di quanto esperimentato da salmista, negli ultimi tempi assistiamo ad un fenomeno preoccupante: schiere di persone non hanno ancora sperimentato la gioia del Signore, anzi appaiono profondamente insoddisfatte e deluse. Vivono, purtroppo, un profondo disagio interiore a causa delle difficoltà quotidiane, anche se in realtà il vero problema è la profonda crisi di identità che porta a somigliare a dei bambini capricciosi e delusi ai quali il genitore non ha voluto comprare il giocattolo preferito.
Ma com’è possibile essere delusi da Dio, dal Suo agire verso di noi, ed attribuirGli la causa delle nostre frustrazioni ed insuccessi?
Di fronte ad ogni genere di situazioni la Scrittura esorta: “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi” (Lettera ai Filippesi 4:4).
Queste bellissime parole rivelano tutto il loro valore se pensiamo che furono scritte da un uomo, Paolo, prigioniero, anziano, malato e solo. In questo testo il termine sempre non è casuale!
La Bibbia ci vuole ricordare che la gioia nel Signore è più che un sentimento emotivo, è una posizione del cuore che trova in Cristo Gesù la vera ragione di vita, ed è soddisfatto (quindi non deluso) di quello che il Signore compie nella sua vita. Senza voler cadere nel catastrofismo, possiamo affermare che in ogni tempo coloro che di fronte alle tempeste della vita hanno cercato e confidato nel Signore hanno ottenuto forza e liberazione al momento opportuno, e “nei loro volti non c’è delusione” (Salmo 34:5).
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