Questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto che è sparso per molti per il perdono dei peccati. (Matteo 26:28)-MLuisa Lauretta

 

Gesù viene descritto da Isaia, il profeta, come l’AGNELLO portato al macello. Ma per comprendere pienamente il valore del sangue, dobbiamo ritornare alla Pasqua ebraica, perché l’agnello senza difetto e senza macchia fu, allora, da ogni capo famiglia sacrificato all’Eterno, ed era figura di Cristo, il vero Agnello di Dio.

Esodo 12:21 Mosè dunque chiamò tutti gli anziani d’Israele e disse loro: «andate e prendete degli agnelli per voi e per le vostre famiglie, e immolate la Pasqua. 22 Poi prenderete un mazzetto d’issopo, lo intingerete nel sangue che è nel catino, e con il sangue che è nel catino spruzzerete l’architrave e i due stipiti delle porte; e nessuno di voi uscirà dalla porta di casa sua fino al mattino. 23 Poiché l’Eterno passerà per colpire gli Egiziani; quando però vedrà il sangue sull’architrave e sui due stipiti, l’Eterno passerà oltre la porta e non permetterà al distruttore di entrare nelle vostre case per colpirvi.
L’Eterno, il Dio del patto, ordinò al Suo popolo di applicare il sangue dell’agnello sacrificato sugli stipiti e sull’architrave delle porte di casa, perché in quella notte avrebbe colpito con la morte tutti i primogeniti degli Egiziani, ma sarebbe passato oltre dove avrebbe visto il sangue. Finché si trovava nel catino, il sangue non aveva alcun potere, mentre avrebbe protetto tutti coloro che si trovavano dentro le case se fosse stato applicato all’esterno con un rametto di issopo. Questo concetto contiene un importante principio spirituale: il sangue protegge solo quando viene applicato.
Per noi credenti, oggi, c’è a disposizione il sangue di Gesù, ma come possiamo applicarlo alla nostra vita?
L’apostolo Pietro dice che Gesù è l’Agnello perfetto, senza difetto e senza macchia.
Pietro afferma che il sangue di Cristo è prezioso, poiché è l’unico che ha il potere di lavare e cancellare i peccati, cosa che non poteva fare quello degli animali sacrificati, che poteva solo coprirli.
Molti oggi si fanno delle teologie di comodo che scadono nell’incredulità.
Merita un’attenzione particolare il verso in cui si dice che l’Agnello di Dio è stato preconosciuto prima della fondazione del mondo ed è stato rivelato a noi negli ultimi tempi. Il sacrificio di Cristo, quindi, esisteva nell’eternità, ma si è manifestato quando Gesù è entrato nel tempo.
Da questi versi si evince che Gesù è il vero Agnello pasquale.
Alla croce è stato immolato Lui, Gesù, come vero prezioso agnello sacrificale per noi peccatori.
Il sangue di Gesù ci ha perdonati e continua a perdonarci ogni volta che lo applichiamo.
1Giovanni 1:7 ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. 8 Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.
Come si applica il sangue? Camminando nella trasparenza, nella verità, nella sincerità, nell’onestà. Se invece camminiamo nell’ipocrisia e nella menzogna, lo rendiamo inefficace, blocchiamo il suo potere.
Camminare nella luce, cioè riconoscere i propri errori e i propri peccati e confessarli, sono due modi per rendere efficace il sangue; non farlo distrugge le relazioni con Dio e con gli uomini. Ogni volta che noi nascondiamo la verità, mentiamo e siamo ipocriti, blocchiamo il potere del sangue. Per questo Gesù disse di guardarsi dallo spirito d’ipocrisia dei farisei.
Grazie al sangue di Gesù siamo stati riscattati, perdonati e liberati, per appartenere eternamente a Lui. Gli unici peccati che Egli non può perdonare sono quelli che non confessiamo.
Dio ci ha acquistati per l’eternità al prezzo del Suo sangue.
Ebrei 9:11 Ma Cristo, essendo venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto non fatto da mano d’uomo, cioè non di questa creazione, 12 entrò una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna.

Dove c’è il sangue c’è propiziazione e riconciliazione.
Colossesi 1:20 e, avendo fatta la pace per mezzo del sangue della sua croce, di riconciliare a sé, per mezzo di lui, tutte le cose, tanto quelle che sono sulla terra come quelle che sono nei cieli. 21 E voi stessi, che un tempo eravate estranei e nemici nella mente con le vostre opere malvagie, 22 ora vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, mediante la morte, per farvi comparire davanti a sé santi, irreprensibili e senza colpa.
Qual è la differenza tra la propiziazione e la riconciliazione? Sono due cose opposte. Nella propiziazione Cristo va verso il Padre a favore dell’uomo. Versando il Suo sangue e spruzzandolo nel santuario celeste, Egli ha cancellato i suoi peccati. Nella riconciliazione invece, avendoLo il sangue soddisfatto, è Dio Padre che va verso l’uomo, si riconcilia con lui e risponde alle sue esigenze.
Attraverso la riconciliazione il peccato è stato annullato, la colpa è stata cancellata, i muri di separazione sono stati demoliti, la guerra è finita! Il Padre ha firmato con la Sua creatura un trattato di pace, che è stato firmato con il sangue di Cristo (Colossesi 1:20)!

Il sangue ci dà la vittoria.
Apocalisse 12:11 Ma essi l’hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e per mezzo della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, tanto da esporla alla morte.
Eva è caduta nel peccato perché non ha replicato alle insinuazioni del maligno, ma se noi gli rispondiamo dichiarando la Parola, vinciamo per mezzo del sangue dell’Agnello, che ha già vinto il maligno e ci dà tutti gli argomenti per potergli rispondere.

In definitiva, noi credenti vinciamo se moriamo a noi stessi, vinciamo per mezzo della Parola della testimonianza, ma vinciamo innanzitutto per mezzo del sangue dell’Agnello di Dio, il sangue del nostro Re, che ha la potenza di salvare chiunque crede in Lui!

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