La preghiera è più potente della spada!

“E quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva; e quando le abbassava, vinceva Amalec.” (Esodo 17:11)

Non era la spada di Giosuè, ma la potenza di Dio che ha vinto la battaglia.

Mosè mandò Giosuè a combattere, mentre lui, ormai ottantenne, salì in cima ad una collina con il bastone di Dio nella sua mano.

Quando Mosè teneva le mani alzate come segno di intercessione, Israele vinceva; e quando le abbassava a motivo della stanchezza, vinceva Amalec.

Aaronne e Cur, pur non essendo stati chiamati, non si precipitarono a dare una mano a Giosuè, ma andarono in soccorso di Mosè e gli tenevano le mani alzate, uno da una parte e l’altro dall’altra, perché compresero che il fattore determinante per la vittoria stava nell’intercessione e non nello sforzo umano, seppur necessario. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. Alla fine di quel giorno gli Amalechiti furono completamente sconfitti.

Il Signore vuole insegnare al Suo Popolo che mentre dobbiamo combattere e utilizzare le capacità che Lui ci ha dato, alla fine è solo Dio che opera attraverso di noi e che ci porta alla vittoria. Il potere è di Dio e non è il nostro!

Quando dipendiamo dai talenti, dai cervelloni o dalle capacità umane, siamo diretti al fallimento.

Nessuno è veramente una guida spirituale se pensa che il potere è suo o che le vittorie sono il risultato della sua abilità.

La lezione prevalente a Refidim è la seguente:- “La spina dorsale di qualsiasi lavoro fatto per Dio è la preghiera!”

La potenza della Chiesa non è nel pulpito o nei programmi, ma è nella preghiera dei santi che gridano giorno e notte al Trono Superno della Grazia di Dio!

La preghiera invisibile porta a risultati visibili.

Pace

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