TESTIMONIANZE DAL CARCERE

Autorizzato da Filippo, vi Trasmetto la sua testimonianza

Mi chiamo Filippo ho 56 anni di cui cinque passati in carcere. Nel 2005 cominciai a commettere degli errori e in breve tempo diventai un vero broker del narcotraffico, avevo tutto. ma non mi rendevo conto che mi stavo allontanando dalla mia famiglia, mi sentivo un grande. Ma nel 2011 fui arrestato ed allora incominciai ad assaporare il vero travaglio, la mia mente andava in pezzi, non mi rendevo conto di dove mi trovavo, ero veramente sconvolto, ma il peso più grande che mi recava atroce dolore era il fatto che avevo messo sul viso dei miei figli e della mia famiglia una grande vergogna e questo non riuscivo a perdonarmelo. La mia mente era in una confusione totale, mi misero in una cella con altri otto detenuti, cominciarono gli stati di ansia, depressione, agorofobia e claustrofobia, vedevo tutto nero intorno a me, sapevo che ormai la mia vita era finita e con essa anche l’affetto famigliare. Passarono nove mesi e i miei figli che già era cristiani e frequentavano la chiesa Evangelica, mi ripetevano nel continuo di cercare il Signore, mi dicevano: Ascolta papà, tu sai che qui in questo carcere ogni lunedì si tiene il Culto Evangelico vacci, abbiamo contatta il pastore Turco e ci ha detto che devi solo fare richiesta. Metti la tua vita nelle mani di Dio, ora è arrivata la tua occasione, apri la Bibbia e leggi, chiedi perdono a Dio di tutti i tuoi peccati, fallo entrare nel tuo cuore e vedrai che Egli ti ascolterà e ti accoglierà come un Suo figliuolo. Quel parlare così dolce da parte dei miei figli incomincio a fare breccia nel mio cuore e a Maggio del 2014 cominciai a leggere la Bibbia, ma non capivo. Decisi di andare al culto in sala teatro del carcere. Quando ci portarono insieme ad altri compagni del mio reparto, da lontano si sentivano i canti e la musica che li accompagnavano. Sapevo di questo incontro. Molti vanno e tanti hanno trovato la pace in Cristo. Fino a quel giorno, li ritenevo deboli chi frequentava il culto Evangelico, ora mi vergogno solo a pensarlo. A pensare che anche il psicologo mi aveva consigliato di frequentare il Culto Evangelico. Appena entrai in sala, ci fecero sedere dal lato destro dove c’era la musica. Il pastore che salutava singolarmente tutti, quando arrivo a me disse: “sapevo che saresti venuto, da quando i tuoi figli mi parlarono di te, non abbiamo smesso di pregare”. Mi senti accolto, trovai un volto famigliare. In quel culto il Signore mi salvo parlandomi col 2Cor 8:21 *perché ci preoccupiamo di agire onestamente non solo davanti al Signore, ma anche di fronte agli uomini*. Quello era il mio desiderio “agire onestamente”, sapevo che non si può se non si è fortificati da Dio. Fui benedetto in quella riunione, incominciai a pregare il Signore giorno e notte. Non mi bastò quando avevo ricevuto, necessitavo di ulteriore conferme. Dopo un mese circa, in una riunione di culto si cantava il coro “…io mi arrendo…*, lo Spirito Santo mi investi, senti il mio cuore sgravarsi da tutti i pesi. Iniziai a piangere e tutto un’auto salmeggiavo locanda il Signore in altre lingue, il Signore mi battezzato nello Spirito Santo. Ora sono libero e salvato. Gesù mi ha liberato. Servo il Signore arganizzando i culti nel carcere insieme al Pastore.

Pregate per l’opera del carcere, il Signore ha un popolo nelle prigionieri.

Carcere di SMCV
Rep Tamigi
D. Filippo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *