OMBRE DI MALINCONIA

La tendenza di alcune persone a lasciarsi andare alle proprie malinconie si dimostra, spesso, terribilmente dannosa. In alcuni, poi, appare come un tratto distintivo della loro personalità. L’inclinazione ad avvilirsi può essere assecondata a tal punto che tutti gli altri sentimenti giungono a percorrere gli stessi sentieri. In altri, questa attitudine è soltanto temporanea, causata da perdite affettive o da prove di vario genere. La vita, infatti, rimargina con il tempo le ferite causate da sofferenze e dispiaceri. L’ angoscia può ripercuotersi anche sul carattere piu allegro, solito trascorrere il tempo nel buonumore. È possibile uscire storditi e confusi da alcune vicende negative, essere privati del senso di fiducia che contraddistingue il credente e la sua visione della vita. Il suo cuore, prima luogo consacrato a proclamare la gloria del Signore e custodirne la pace, diventa un territorio devastato da pensieri di rovina e di fallimento. Quest’attitudine non onora Dio e manifesta una pericolosa incredulità. Perché una persona dovrebbe continuare a rifiutare la benedizione della luce, per camminare tastoni lungo sentieri bui e scoscesi? Perché insistere nel sigillare ogni varco per vivere nell’oscurità quando la luce della gloria di Dio vorrebbe inondare ogni aspetto della sua esistenza? Chi vive una simile condizione deve riconoscere che è ormai tempo di far filtrare nuovamente anche un solo raggio per vincere il buio che la opprime. Quando le tenebre si sono radicate nell’anima, un cuore, che solitamente riesce a riadattarsi all’influenza della luce, può richiedere del tempo prima di riprendere al meglio la sua funzione. Questo, tuttavia, deve essere fatto con determinazione. Non è giusto dimorare all’ombra della malinconia; siamo figli di luce, risplendiamo, quindi, della gioia del Signore!

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