1.0 Introduzione
Ogni giorno i credenti parlano “di grazia”; siamo abituati a frasi del tipo: “per grazia di Dio”, “grazie a Dio”, “siamo salvati per grazia”, “anche oggi mangiamo con la grazia di Dio”… e l’elenco potrebbe essere parecchio lungo. Ma quando parliamo di “grazia”, ne abbiamo davvero compreso il concetto? Siamo grati a Dio per ciò che riceviamo o siamo grati a Dio per quello che siamo diventati a seguito della “sua grazia”? Il credente ha la responsabilità di sapere che cos’è la grazia ed in che modo essa agisce affinché la giustizia di Dio si attui in noi mediante il perdono e la riconciliazione. Indaghiamo a fondo su questa parola!
2.0 Nessuno è meritevole di perdono
L’uomo è colpevole del suo peccato! Tutto il genere umano è colpevole: “poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani 3:23). Nessuno può giustificarsi “né per le opere”, “né per speciali meriti” dinnanzi a Dio. Spesso e mal volentieri sento fratelli che dicono “io ho fatto”, “io sono stato”, “io ho servito”… eccetera, a costoro la bibbia risponde: “Cosí anche voi, quando avrete fatto tutte le cose che vi sono comandate, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare”(Luca 17:10). Servi inutili! Io non mi reputo nemmeno uno di quelli… perché ritengo di fare sempre meno di ciò che mi viene comandato. Noi credenti abbiamo la consapevolezza che “Non c’è alcun giusto, neppure uno”(Romani 3:10), di conseguenza nessuno di noi è meritevole di perdono se fosse per le opere o se fosse per il solo nostro comportamento.
3.0 Perdonati senza alcun diritto di esserlo
Mi piacerebbe dare una definizione alla grazia: “La grazia è il sentimento supremo di amore, senza condizioni e senza limitazioni, con il quale Dio ha inteso salvare l’uomo nonostante quest’ultimo sia immeritevole di perdono ed indegno di attenzioni!” Perché ho voluto dare una mia definizione? Semplice! Ci sono migliaia di definizioni che apportano sempre una novità al concetto di grazia… ma tutto vengono sempre e solo dalle Sacre Scritture. La grazia è un atto di “clemenza” verso un condannato o un reo colpevole di un delitto per il quale la giustizia deve necessariamente stabilire una pena. La grazia è un atto unilaterale, ossia deciso dalla parte che ha l’autorità di concederla, quindi non necessità né dell’approvazione, né del consenso dell’interessato. Dio perdona l’uomo per amore! Alla sua creatura privilegiata, Dio offre la possibilità di essere perdonato e quindi riconciliato con lui dalla lite iniziata con la creazione dell’uomo.
4.0 Gesù è la lettera di perdono da parte di Dio
La grazia quindi è un atto volontario con cui Dio, incondizionatamente, rimette la pena all’uomo per i suoi peccati e le sue trasgressioni. Tuttavia questa grazia deve essere comunicata a graziato, altrimenti il graziato non sa di averla ricevuta! Quando un condannato che riceve la grazia esce dal carcere, gli arriva una comunicazione con la quale l’autorità competente, che autorizza la scarcerazione, gli comunica “lo stato di grazia”. A quel punto la pena a carico del condannato viene “assorbita” dall’atto di grazia. Tutti gli uomini che ricevono la conoscenza di questa lettera sono pronti a ricevere la grazia! Questa lettera si chiama: “Gesù Cristo”, infatti la bibbia ci insegna: “Figlioletti, vi scrivo perché i vostri peccati vi sono perdonati per mezzo del suo nome.”(1 Giovanni 2:12). Notate bene la frase “per mezzo del suo nome”, in essa c’è tutta la potenza salvifica di Dio. In: “Lui (Gesù) ha Dio preordinato per far l’espiazione mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare cosí la sua giustizia per il perdono dei peccati, che sono stati precedentemente commessi durante il tempo della pazienza di Dio ” (Romani 3:25). Senza l’intervento di Gesù era possibile la grazia. Gesù stesso è la grazia, in Gesù vi è la grazia, in Gesù vi è il perdono dei peccati. La grazia come ogni altra lettera o provvedimento giuridico deve essere preso in considerazione. Questa semplice considerazione Dio la chiama “fede”, mediante la fede in Gesù, la grazia agisce per il perdono dei peccato e la riconciliazione (questo è solo uno dei tanti aspetti).
5.0 Spiegare il concetto di grazia agli uomini
I cristiani hanno l’obbligo di presentare la “grazia” ad altri uomini. Oggi non siamo abituati alla verità! Siamo abituati a parole come per esempio “Karma” il cui significato, nella tecnologia spirituale orientale, vuol dire “ricevere per ciò che si commette”. Gesù lo ha detto, saremmo stati presti all’udire alla menzogna, ma rigettiamo la verità! Al contrario del karma (a tanti, oggi, piace usare questa parola), la grazia è “ricevere ciò che non meritiamo e non ricevere ciò che meritiamo!” Gloria al Signore! Dio ci offre ciò che non meritiamo e ci perdona per tutto quello che invece meriteremmo! Questa è la grazia! Meritiamo la morte a causa dei nostri peccati, poiché: “il salario del peccato è la morte”(Romani 6:23). Ma Dio ci offre una speranza: “il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesú”(Romani 6:23). Per che cosa vale vivere davvero? I nostri giorni sono come un filo d’erba ci dice la bibbia, quindi tutto quello che progettiamo potrebbe scomparire, con la nostra morte, da un momento all’altro e poi? Cos’altro ci rimane una volta lasciato questo mondo? Tutte domande a cui Dio stesso risponde: “Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano e mosso da santo timore, preparò per la salvezza della sua famiglia l’arca, mediante la quale condannò il mondo e divenne erede della giustizia che si ottiene mediante la fede.”(Ebrei 11:7). Con il giudizio arriva la condanna e la pena che ne deriva è eterna, oggi non ci rendiamo conto, non ce ne accorgiamo perché abbiamo lo sguardo sulle cose tangibili che si vedono, ma che durano poco: “poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.”(2 Corinzi 4:18). Cominciamo a pensare anche alle cose che non si vedono se vogliamo davvero aprire gli occhi alla verità.
6.0 Tutto è compiuto!
Oggi ci sono dei predicatori, incalliti, che affermano una teoria secondo cui Dio ha già scelto chi salvare, tirando fuori la dottrina della predestinazione in modo errato! Altri invece dicono che Dio salverà tutti a prescindere (la pericolosissima iper-grazia). Costoro non hanno ricevuto la completa verità (teologia a parte), poiché la verità è che: “Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato” (Romani 10:13). Questi predicatori, quindi, inventano! La ragione? E’ presto detto! La bibbia dice chiunque, secondo la logica divina “chiunque” non può essere “alcuni”, pertanto se la bibbia dice “chiunque avrà” pone una condizione: “invocare (che significa accettare, riconoscere, confidare) il nome del Signore”, ossia Gesù Cristo! La dottrina dei “bravi e salvati” e “cattivi e condannati” per scelta di Dio fa un buco nell’acqua. E’ inutile prendere scritture decontestualizzare in appoggio a questa falsa dottrina. La salvezza è nelle parole di Gesù: “E’ compiuto” (Giovanni 19:30). Con il sacrificio di Gesù le porte alla salvezza sono state spalancate ed il periodo della pazienza di Dio è cominciato! Al di fuori di questo periodo non ci sarà più alcuna salvezza, perché finiti “i giorni della pazienza”, cominceranno “i giorni dell’ira”. Gesù è l’unica via per entrare nella salvezza; la grazia è offerta con il sacrificio del Cristo di Dio, adesso per entrare in questa grazia bisogna leggere il documento che Dio ha inviato: la bibbia. Attraverso la fede in Gesù e nelle cose che la bibbia dice di Lui, veniamo rinnovati mediante il lavoro dello Spirito Santo e “noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia“ (Giovanni 1:16), attenzione “noi tutti” non alcuni. Vogliamo essere salvati? Crediamo con il cuore in Gesù Cristo, confessiamo con la bocca il suo nome, e diamo testimonianza di Lui, poiché se rimarremo clandestini il nostro destino sarà essere vomitati dalla sua bocca: “Cosí, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca.” (Apocalisse 3:16). Il vangelo della grazia di Dio è la lettera di cui tutti hanno bisogno infatti l’ultimo versetto della bibbia è: “La grazia del Signore Gesú Cristo sia con tutti voi. Amen. ” (Apocalisse 22:21).
A DIO LA GLORIA
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