UN SECONDO TOCCO DI GESU’
La domanda di Gesù al cieco, dopo avergli imposto le mani, sembra mettere in rilievo che la potenza guaritrice del Cristo fosse d’un tratto diminuita, e che Gesù avesse bisogno, per poter operare un miracolo, di più di un’imposizione. Ma non era così, Gesù non aveva perso nulla della potenza di Dio, era sempre lo stesso ed è sempre lo stesso.
Questa guarigione, però, fu unica, in quanto avvenne gradualmente e crediamo che Gesù volesse lasciare un insegnamento non solo ai discepoli, che attenti guardavano il suo operato, ma anche ai credenti di tutti i tempi.
Alla risposta dell’uomo, che vedeva uomini che gli sembravano alberi, Gesù agisce ancora, guarendolo completamente.
La stessa domanda viene rivolta a noi: vedi tu qualche cosa? Forse il primo tocco non è stato sufficiente; praticamente siamo nella chiesa, frequentiamo i culti, seguiamo tutto il programma della nostra comunità ma ancora vediamo ombre, siamo confusi, non riusciamo a spiegarci il perché di molte cose, anche le più semplici. Non comprendiamo il movimento dello Spirito, ascoltiamo soltanto testimonianze di fratelli, che fanno esperienze meravigliose nel Signore e noi no, praticamente non vediamo tutto chiaramente.
Ecco perché la domanda ci viene rivolta: vedi tu qualche cosa?. Rispondiamo con sincerità, non nascondiamo la nostra miopia spirituale.
È importante vedere ogni cosa chiaramente, e poter infine esclamare con Giobbe: Il mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora l’occhio mio t’ha veduto.
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