RICONOSCERE LA VOCE DI DIO-pastore Giuseppe Tramentozzi

 

Essendo solo un ragazzo a servizio nel tempio, Samuele non riconobbe la voce di Dio quando gli parlò. Ma più tardi come profeta, il suo orecchio era il portale attraverso il quale Dio parlava ad un’intera nazione. Imparare a riconoscere la voce di Dio non è una competenza che si acquisisce dall’oggi al domani perché Lui ci parla in momenti, in modi e in luoghi diversi. Riconoscere la voce di Dio: 1. Richiede maturità spirituale.
Gesù disse: “Le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce” (Giovanni 10:4). Nota, disse le sue pecore, non i suoi agnelli, conoscono la sua voce. Le pecorelle seguono la voce delle pecore adulte fino a che i loro sensi non sono sviluppati. Questo significa che c’è grazia per l’immaturo. Quindi, se le tue orecchie spirituali non sono ancora sviluppate, Dio lavorerò con te fino quando non lo saranno. 2. Significa non essere limitato nelle tue esperienze precedenti.
Quando Dio parlò a Mosè, il monte tremò, quando invece parlò ad Elia usò una voce sommessa. Non limitare Dio e non cercare di capirlo. Può parlarti attraverso la lettura della Bibbia, attraverso coloro che sono qualificati per insegnare la Sua parola, tramite un canto o una situazione dolorosa, ma anche attraverso i tuoi pensieri e desideri quando ti sottometti a lui. La chiave è stare vicino a Dio e tenere il ricevitore sintonizzato… 3. Significa essere obbedienti. Davide disse “Desidero fare la tua volontà” (Salmo 40:8). Quando si tratta di riconoscere la voce di Dio, se la tua risposta è “Quando ci riuscirò, Se riesco ad inserirti, Ci penserò su”, allora leggi questo: “Se lo ascoltano, se si sottomettono, finiscono i loro giorni nel benessere e i loro anni nella gioia” (Giobbe 36:11).

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