SVILUPPARE LA PAZIENZA -pastore Giuseppe Tramentozzi

Non è interessante che invecchiando tendiamo a diventare più pazienti, anche se ci rimane meno tempo? Perché? È una questione di prospettiva! I nostri problemi non sono molto cambiati, ma la nostra prospettiva sì. Le cose che prima ci infastidivano, ora non lo fanno più, perché abbiamo vissuto abbastanza da sperimentare che “La Sua grazia ci basta” (cfr. 2 Corinti 12:9). Una volta compreso che la questione non è poi così importante e, il più delle volte non lo è, puoi dire: “Niente di nuovo, ci sono già passato!” Invece di agitarci e lamentarci, che non serve a nulla e ci priva soltanto della gioia, abbiamo imparato a cantare: “Tu sei fedel Signor; mio dolce Padre…”. Come Giuseppe, potrai guardare indietro a quei momenti della tua vita in cui pensavi di non farcela e a quelle cose che credevi non poter mai superare e dire: “Voi avevate pensato del male contro di me, ma Dio ha pensato di convertirlo in bene” (Genesi 50:20). Sì, la prospettiva produce pazienza: “Possiamo rallegrarci… quando veniamo a trovarci in svariate difficoltà e problemi… essi sono un bene per noi, ci aiutano ad imparare ad essere pazienti. E la pazienza sviluppa forza di carattere… e ogni volta che usiamo questa pazienza, essa ci aiuta a confidare sempre di più in Dio finché la nostra speranza e la nostra fede diventano forti e stabili…quando ciò accade noi siamo in grado di andare a testa alta qualsiasi cosa accada e sapere che va tutto bene, perché sappiamo quanto il nostro caro Dio ci ama, e sentiamo il calore del Suo amore in ogni area della nostra esistenza perché Dio ci ha dato lo Spirito Santo che riempie i nostri cuori del Suo amore” (Romani 5:3-5 TLB) Quindi permetti a Dio di sviluppare la tua pazienza.

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