Buttata in un pozzo vuoto si ritrova nelle braccia di Gesù Miracoli in Medio Oriente!

Mia moglie ed io stavamo pregando come ogni sera prima del tramonto, assorti con tutta la nostra anima in preghiera. All’improvviso sentimmo nella nostra stanza come un vento dolce e gradevole inondare il nostro essere. Era Lo Spirito Santo che mostrò chiaramente una visione ad entrambi. Appena terminato di pregare ci guardammo negli occhi e salimmo in macchina per andare dove Lo Spirito Santo ci aveva ordinato. Siamo una coppia di cristiani missionari in Medio Oriente, che pregava per le anime della Nazione del posto. Lo Spirito Santo mostrò ad entrambi questa visione: una giovane donna gettata in un pozzo che chiedeva aiuto. Lo Spirito Santo ci indicò a centinaia di km di distanza il posto preciso.

Testimonianza della giovane donna

“Sono nata in una famiglia musulmana ortodossa molto fanatica; nacqui nel mese musulmano del Ramadan, in un impero del Medio Oriente, allora mio padre mi diede il nome di Ramza. Sono nata di nuovo, accettando Gesù Cristo come mio Salvatore. Adesso sono cittadina del cielo! Ero una bambina molto religiosa fin dalla mia infanzia. Ero sempre presente ed in prima linea per le pratiche islamiche per recitare il Corano. Recitavo 5 volte al giorno le mie preghiere quotidiane e digiunavo nel mese del Ramadan. Ho sempre mantenuto il mio vestiario con il burqa. La mia famiglia è molto numerosa, composta da un padre, tre madri e 13 figli me compresa. Mio padre ha un reddito molto alto derivante da varie agenzie commerciali. Quando andavo a scuola, una delle mie amiche mi parlava di Gesù Cristo, del Suo messaggio di salvezza e di pace. Mi ripeteva che Gesù era morto crocifisso e che al terzo giorno era resuscitato. Mi diede anche un piccolo libro del Nuovo Testamento. Lei era figlia di un pastore Evangelico che viveva come missionario in Medio Oriente. Però non ho mai accettato quel suo messaggio, restando fedele all’Islam! Sono sempre stata molto curiosa di sapere di questo presunto Salvatore dei cristiani, ma la paura che la cosa si venisse a sapere in casa mi spaventava molto. Così nascosi il Vangelo e non ci pensai più. Dopo la mia educazione scolastica, mio padre voleva farmi sposare un uomo vecchio e ricco; aveva già tre mogli e vari figli. Suo figlio il minore era più grande di me! Una sera andai a trovare mio padre nella sua stanza. Stava parlando con una delle sue spose. Cercai di convincerlo di non lasciarmi sposare, ero ancora piccola e volevo fare altri studi per la mia formazione educativa. Mio padre rifiutò la mia supplica, mi misi a discutere con lui, perché ero incapace di immaginarmi questo matrimonio. Ma lui faceva il sordo alle mie preghiere. Poi lo minacciai di andare via da casa, ma questa frase lo fece arrabbiare moltissimo, tanto che mi colpì ripetutamente la testa con una sedia. Restai a terra in fin di vita e di quello che avvenne dopo non ricordo più nulla, fino a quando vidi Gesù in fondo al pozzo che mi teneva fra le Sue braccia.

La mente criminale di mio padre si svegliò. Loro non informarono nessuno della mia morte, né tantomeno gli altri membri della famiglia. Con la complicità della mia matrigna, mise il mio corpo in un sacco e, caricatami in auto, mi portarono in una piantagione, dove mi gettarono in un pozzo molto profondo, vuoto e abbandonato. I miei familiari pensarono che fossi scappata di casa a causa del matrimonio. Quando stavo nel pozzo, vidi la mia anima che andava all’inferno attraverso una grande oscurità. Stavo male, desideravo una goccia d’acqua poiché avevo un’ immensa sete, non d’acqua terrestre, ma una goccia d’acqua per dissetare la mia anima. Sentivo che la mia anima era assetata della Parola di Dio. Come in un film, vidi il momento in cui mio padre mi aveva colpito lasciandomi presumibilmente morta con il sangue che fuoriusciva dalla mia testa. Vidi quando mi misero in una busta e mi gettavano in un pozzo buio. Ero tutta tremante, ma poi vidi il Vangelo proprio lì davanti a me datomi da quella amica di scuola. Fui consolata nel vederlo. Tentai di prenderlo, ma le mie mani non riuscivano a raggiungerlo. Poi vidi un uomo forte, sano e bellissimo che stava con me in fondo al pozzo. Aveva una luce immensa e i Suoi occhi erano di uno splendore abbagliante. Egli prese il mio corpo moribondo fra le sue braccia, accarezzò la mia testa e il mio volto. Aprì gli occhi come svegliandomi da un sonno profondo. Vidi le sue mani forate da grossi buchi. Egli era il Signore Gesù! Lui mi prese in braccio e mi portò fuori dal pozzo, sussurrandomi: “Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me benché sia morto vivrà (Giovanni 11:25). Mi inginocchiai davanti a Lui e Gli dissi con lacrime di gioia: Signore Gesù, Tu da oggi sei il mio Signore e Salvatore. Tu ti sacrificasti e moristi per me. Tu risuscitasti veramente. Io sono tua; io credo in Te! Appena ebbi finito di adorarlo alzai la testa per vederlo, però non c’era più nessuno, anche se il mio cuore scoppiava dalla felicità. Continuavo a lodare e ringraziare il mio Signore Gesù. Dopo qualche minuto vidi venire verso di me una coppia; era una coppia di missionari cristiani che vivevano in Medio Oriente! Si presentarono a me dicendomi che il Signore Gesù li aveva guidati da me! Raccontai loro la mia esperienza e mentre mi accompagnavano in una casa dove c’erano cinque donne che lavoravano in una fattoria, mi diedero una Bibbia. Erano donne che avevano accettato Gesù e che erano nate a nuova vita. Con loro c’erano i missionari, feci conoscenza con le Sacre Scritture e, adoravamo Gesù tutti insieme nella nostra casa – chiesa. Adesso vivo con loro, sono la mia famiglia. Non voglio più vivere con mio padre… a meno che non accetti il Signore Gesù nel suo cuore, pentendosi di tutto il male che ha fatto”. Dio sia lodato! 
Ramza
Ferrentino Francesco La Manna

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