“Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso” (Matteo 16:24)
All’inizio l’uomo si perse per l’amore di sé. Se infatti non avesse amato se stesso e avesse preferito Dio al proprio io, avrebbe voluto essere sempre soggetto a Dio, e per conseguenza non si sarebbe rivoltato rifiutando la volontà di lui e facendo la propria volontà. In effetti amare se stessi è voler fare la propria volontà. Rinunciare sé stessi è liberarsi dal proprio io per unirsi a Dio; è amare Lui il quale è il solo che non illude, il solo che non s’inganna né inganna; amare Lui poiché è vero ciò che promette. “…poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno” (Matteo 6:8). Nella preghiera non dobbiamo abbondare di richieste, perché se no si dubita ciò che Gesù ha detto, ma dobbiamo abbondare di ringraziamenti, perché provvederà sempre e che adempirà sempre le Sue promesse. Se invece non si fa altro che chiedere, è come se Dio fosse il genio della lampada! Dobbiamo rinunciare ai propri desideri, dobbiamo rinunciare a ciò umanamente più ci interessa.
Chi rinuncia a sé stesso arriva ad avere fiducia in Dio da non avere più necessità di pensare al suo guadagno, alle sue stesse necessità, perché sa che a quelle cose penserà il Signore. E’ come un terreno grande che è stato dissodato, arato, sminuzzato.
Forse si sente svuotato, senza forze, debole e povero, privo di tutto; ma è proprio in questa povertà di se stesso che egli può divenire il profumo dell’offerta più elevata, gradita all’Eterno.
In questo stato di povertà l’anima è fertile, pronta per ricevere il seme, cioè il la Parola del Signore.
Chi ha rinunciato a se stesso infatti non ha bisogno di possedere nulla, perché la sua ricompensa è l’appartenenza a Dio. Chi rinuncia sé stesso, rinuncia ai propri desideri, rinuncia a fare continue richieste solo per sé stesso, per vivere meglio qui sulla terra che, tra l’altro, non sarà mai possibile. Non ha senso una vita senza prove e senza lotte, non ci sarà crescita, esperienza, non ci sarà la manifestazione della potenza di Dio, non ci sarà bisogno dell’ armatura del cristiano, non ci sarà bisogno di fede, non ci sarà bisogno di Dio.
Seguire Cristo significa vivere come Egli ha vissuto: con umiltà, povertà, compassione, amore, misericordia e ogni altra virtù.
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