“Ma io so che il mio Redentore vive…” (Giobbe 19:25)

Chi conosce l’amore di Dio non s’indebolirà così tanto da rimanere prostrato e confuso senza più possibilità di rialzarsi, non perderà la propria fiducia soltanto perché non riesce a comprendere quanto gli sta accadendo, né perderà mai la speranza di vedere il Signore a lui favorevole. “sia… che viviamo o che moriamo, siamo del Signore” (Rom. 14:8).
Questa fiducia si può trovare solo in chi conosce l’amore di Dio, egli non smarrirà mai la propria fiducia neanche quando venisse a trovarsi in circostanze umanamente inspiegabili. Dobbiamo avere quella fede forte, quella visione, quella certezza di Giobbe: “Io so che il mio Redentore vive”. Anche se intorno a noi non abbiamo segni o evidenza, la fede è certezza e dimostrazione; anche nel dolore e nella sofferenza estrema la fede rimane l’arma vincente.
“Io so..”, una convinzione consolidata come dire: “Io, sì, lo so, io credo fermamente, io spero, io confido”.
Il mio Redentore vive: a causa di ciò viviamo anche noi. Viviamo su questa terra con la gioia di appartenerGli. “Mio Redentore” indica un rapporto personale, e noi vediamo nella Bibbia che il rapporto con Dio è personale. Il Pastore chiama le proprie pecore per nome dice Giovanni 10:3. L’apostolo Paolo in Galati 2:20 parlando del Figlio di Dio dice: “il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me”. Quindi un cristiano ha un rapporto personale con Dio per la grazia di Dio! Perciò la parola “redentore” indica difendere, soccorrere e salvare. Nessuna circostanza, non importa quanto male proviamo, non dobbiamo intaccare questa certezza! Niente e nessuno ci deve ostacolare o togliere questa certezza. Ora il vero credente non farà altro che contemplare Dio, il Creatore, il nostro Salvatore! Non accontentiamoci fino a quando per fede non potremo dire: “Sì, io mi abbandono all’Iddio vivente, Egli è mio”. Non importa quante difficoltà abbiamo, quanta angoscia o dolori che attraversiamo, tutti questi sono motivi, e c’è un motivo per ciò. Che c’importa delle sofferenze, che c’importa delle prove…esse hanno lo scopo di accrescere la nostra capacità di comunione con Dio.
Dio vuole mostrare la Sua potente mano, per adempiere il Suo grande scopo. Oh, io sono così felice che Lui vive nel mio cuore, che Lui non è un Dio morto. Siamo noi a farLo morto quando non ci rivolgiamo più a Lui, quando non crediamo più alla Sua parola e alle Sue promesse. Ma Dio è un Dio vivente. È in me…è in te, è vicino a me e vicino a te, i Suoi occhi sono su me e su te. Niente e nessuno potrà danneggiarci. Solo quando ci ribelliamo al Signore, solo quando ci allontaniamo da Lui, danneggeremo noi stessi.
Fate dunque riemergere prepotentemente la fede e non abbiate paura. Solo la vera fede può resistere.
L’uomo che teme Dio affronta tutte le avversità con pazienza, e noi non abbiamo nulla da temere perché Egli è al nostro fianco. Continua ad andare avanti! Dio vuole che ti arrendi a Lui solo.
Mira la bellezza del Signore, contempla la Sua beltà e le meraviglie della grazia Sua.

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