“Ricevi istruzioni dalla sua bocca, riponi le sue parole nel tuo cuore.”; “ricorri a Dio e implori l’Onnipotente” (Giobbe 22:21; 8:5)

Due mali profondi e collegati l’un l’altro colpiscono ad ogni livello l’umanità d’oggi: la solitudine e la paura. Quest’ultima è senz’altro alimentata dal trovarsi di fronte a qualcosa che esula dal proprio controllo e dalla propria comprensione. L’uomo sembra scoprire davanti a sé come dei monti che egli non potrà mai scalare, invalicabili, ignoti e perciò in qualche modo spaventosi.
Gran parte della produzione letteraria, cinematografica e quella dei mass- media in generale, è caratterizzata da un messaggio di paura dai toni più o meno cupi. Sembra quasi che la cura proposta dall’uomo sia: “visto che non riesci a cacciare la paura, convivi con essa”. Ma questa non è libertà, è piuttosto violenza, è rendere schiave le persone della paura. Al riguardo un proverbio biblico cita: “La paura degli uomini è una trappola” (Proverbi 29:25). La paura non è soltanto per le circostanze avverse ma è anche quando Dio ci chiede di cambiare la vita, quando Dio ci chiede tutto. Ubbidiamo nel toglierci i sandali, ma la paura di rinunciare a noi stessi, ai propri desideri e interessi, porta a velarci il viso. Quando l’uomo si accosta al Dio che parla cerca automaticamente delle difese. Toglie i sandali, ma si copre gli occhi. Cerca di apparire ubbidiente, o di esserlo, ma a modo suo! Per accostarsi alla Parola di Dio è proprio necessario un cuore da bambino, un cuore libero da programmi, un cuore disponibile. Per paura non si fa altro che discutere gli ordini e i principi di Dio perché vogliamo prima capire e poi ubbidire, prima comprendere e poi lasciarsi amare. Commettiamo un grave errore quando vogliamo comprendere la Parola di Dio senza viverla, senza obbedirla, prima di realizzarla: la nostra intelligenza non arriva a capire nulla se non è appoggiata sull’esperienza! “Capirai dopo” continua a ripetere Gesù. Prima fa quel che dico, capirai dopo quale significato esistenziale profondo hanno le mie parole. “Sulla tua parola getterò le reti” disse Pietro a Gesù: quell’atto di fiducia semplice, pura, “cieca”, gli ha permesso di incontrare Dio, di capire che Gesù era la Parola di Dio che trasforma la vita. In seguito a quell’obbedienza Pietro ha capito ciò che era importante capire! Abbiamo paura quando le nostre convinzioni si oppongono alla parola di Dio, e per paura crediamo di aver la capacità di giudicare la Sua parola, non tenendo conto che Dio è Onnipotente, che la Sua sapienza penetra tutti i misteri, che il Suo occhio scruta il futuro senza fatica. La Parola di Dio è un dono da accogliere con riconoscenza, perché arricchisce la nostra vita terrena di eternità.
Quindi Dio è degno di essere ascoltato e di essere ubbidito. Facile? No, perché abbiamo paura. Facilmente il nostro cuore si attacca a persone, a cose, a luoghi, a modi di fare, a convinzioni, e crede di avere in queste realtà sicurezza e stabilità. E queste realtà, benché belle e buone, fanno talvolta da barriera al desiderio di Dio di comunicarsi a noi e ci impediscono di ascoltarLo e di ubbidirGli.
Per paura e per incredulità disprezziamo e ignoriamo la Sua parola, ma così facendo disprezziamo e ignoriamo Dio stesso!
Per essere liberi dalla paura si deve desiderare di essere liberi dalla paura. E per essere liberi dalla paura si deve amare. L’amore è uno slancio, e non c’è slancio se non verso qualcosa, e non si deve amare ciò che può essere sottratto a chi ne ama e gode, quindi l’oro e le altre cose materiali non si devono amare, poiché non fanno altro che tormentarci. Qual è, allora, il bene eterno, che rende eterna l’anima, se non Dio? Per questo bisogna considerare con tutte le forze della mente quel precetto tanto salutare: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”, e ciò che ha detto il Signore Gesù: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo”. L’amore fra Dio e l’uomo, si chiama giustamente carità purissima e perfetta, se non si ama nient’altro; ci piace chiamarla anche dilezione. Quando Dio è amato l’uomo preferisce essere di Dio piuttosto che di se stesso. L’amore di Dio rende ci rende liberi, e la libertà dell’amore prevale sulla schiavitù della paura. L’amore di Dio ti vuole spingere ad agire, la paura è ciò che ti frena e ti rende debole. Quando si ha paura non si può agire, quando non si può agire non ci si può difendere, e se non ci si può difendere si muore. L’amore perfetto scaccia via la paura.
Nella Sua parola troviamo la vita perché essa procede dalla Sua bocca, e per ogni circostanza nella vita, troveremo che la Sua parola ci si addice e soddisfa in ogni occasione le necessità della nostra anima. “La Tua parola mi fa vivere” (Salmo 119:50) e ancora “Sostienimi secondo la Tua Parola e avrò la vita” (Salmo 116).
La Parola di Dio è difesa dalla superbia, dalla vanità, dall’invidia e dalle gelosie, è difesa dalle paure del futuro, della morte. Ad esempio: se ho paura del futuro e mi ricordo che Gesù ha detto ‘”Il Padre vostro sa ciò di cui avete bisogno”, ritorna in me la pace e la sicurezza. “Come può un giovane tener pura la sua via? Custodendo le tue parole!” (Salmo 119:9).
La Parola di Dio nutre: “Apro anelante la bocca perché desidero i tuoi comandamenti” (Salmo 119:131). L’uomo “vive di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Essa è cibo, alimento, sostegno, forza! “Quanto son dolci al mio palato le tue parole: più del miele per la mia bocca” (Salmo 119:103).
La Parola di Dio consola: “Tu sei mio rifugio e mio scudo: spero nella tua parola” (Salmo 119:114); “Ci consola in ogni nostra tribolazione” (2 Corinzi 1:4).
Non essere turbato ma con totale fiducia in Dio canta lodi a Lui. Dimenticando le proprie afflizioni, gettando l’oro nella polvere, che può anche rappresentare la tua paura, la tua incredulità, la malvagia convinzione, Dio l’Onnipotente sarà il tuo oro, Dio l’Onnipotente sarà la tua delizia, e alzerai la faccia verso di Lui, poiché Egli soccorre chi ha gli occhi a terra, sul tuo cammino risplenderà la luce, e contemplerai con gioia solo le cose di Cristo.
Chi ripone le Sue parole e le Sue istruzioni nel proprio cuore troverà gran conforto; se è tentato o perseguitato, si troverà più abile nell’affrontare la prova e sperimenterà la protezione del Signore, che difende sempre coloro che ricorrono a Lui. Armandoti con la Sua parola, potrai sconfiggere la paura, e potrai scalare le montagne, potrai attraversare il deserto, attraversare i fiumi, camminare sul fuoco. Riconciliati dunque con Dio ed avrai la Sua pace.
Vivi CON Dio, vivi CON la Sua preziosa Parola!

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