“Ma la sua decisione è una; chi lo farà mutare?

Quello che desidera, lo fa” (Giobbe 23:13)
La cosa che ci fa più paura è il cambiamento, che sconvolge la propria routine. Anche se lo scombussolamento non potrebbe farci che del bene noi siamo terrorizzati e ci aggrappiamo alla nostra vecchia vita e non invece aggrapparsi a Dio dicendo: “Stando con Te, mio Dio, io posso ogni cosa, perché Tu sei Colui che mi fortifica”.
Non possiamo fare a meno di dire con l’apostolo Paolo:
Romani 11:33-34 “O profondità della ricchezza e della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto
inscrutabili sono i suoi giudizî, e incomprensibili le sue vie! Poiché: Chi ha conosciuto il pensiero
del Signore? O chi è stato il suo consigliere?”. Gesù stesso afferma la sovranità assoluta del Padre nostro, ogni cosa dalla più piccola alla più grande è sottoposta alla volontà di Dio.
Il valore di un passero era mezzo soldo, un valore irrisorio, eppure Gesù afferma che non può cadere un passero senza la volontà di Dio, la conoscenza di Dio è capillare e conosce il numero dei capelli del nostro capo. Come non può cadere un passero senza la volontà di Dio, non ci può cadere neanche un capello senza la Sua volontà.
L’uomo pensa di decidere quando in realtà non fa altro che scegliere cosa fare quando si presenta una determinata circostanza, ed ogni decisione degli eventi, delle opportunità, delle porte che si aprono ai giusti ed ai ingiusti (vale anche per i re e i governanti poiché non vi è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono stabilite da Dio), viene dall’Eterno e non dagli uomini che non sono sovrani né di loro stessi né tanto meno degli altri. Infatti l’altro non può ucciderti senza il volere di Dio, come l’altro può ucciderti per il volere di Dio. La vita che abbiamo è un dono di Dio e di nessun’altro, e quindi a Dio solo spetta la decisione della nostra morte. L’altro non fa altro che CERCARE di ucciderti, ma la vita e la morte spetta solo a Dio. È successo, per esempio ai tre amici di Daniele che furono gettati nella fornace e non morirono bruciati, ma potevano morire. Anche Daniele quando fu gettato nella fossa dei leoni rimanendo per grazia di Dio vivo, ma poteva anche essere ucciso da essi. Vogliamo parlare, per esempio, della persecuzione nei confronti dei cristiani? Bene. La persecuzione è permessa da Dio dando al nemico la possibilità di agire contro i cristiani. Possiamo benissimo parlare di Giobbe: Dio poteva benissimo non ascoltare ciò che Satana Gli disse, e poteva non dare in suo potere la vita di Giobbe. Possiamo parlare dei vari apostoli, di Paolo che perseguitava i cristiani e che poi fu lui stesso perseguitato, di Stefano ecc ecc.. Anche le torture non erano a caso, ma secondo il volere di Dio. La loro scelta qual’è stata nel frattempo? Quella di continuare ad affidarsi a Dio qualunque cosa fosse successo; a loro non importava nulla di ciò che stava accadendo, importava solo di continuare ad amare Dio e a non rinnegare il loro Dio, costi quel che costi. Se poi Dio ha compiuto in loro dei veri e propri miracoli, sia lodato e glorificato il Suo nome.
Ci cadono i capelli? Non preoccupatevi, è tutto sotto controllo; è tutto secondo il volere di Dio. Continuamo ad affidarci a Dio senza ragionare e senza pensarci due volte. Ti stai impoverendo? Non ti preoccupare, è il Signore che fa impoverire. Preoccupati per il fatto il Signore ti sta arricchendo, affinché tu non insuperbisca; sii sempre riconoscente.
Anche le conseguenze del nostro peccato sono stabilite da Dio, le varie malattie, chi più e chi meno, anche come intensità, sono stabilite da Dio, tenendo presente che niente va oltre le nostre forze. E ad ogni dolore e sofferenza
Cosa disse Dio al faraone? Che lo ha lasciato vivere per un motivo: per mostrargli la Sua potenza e perché il Suo nome sia proclamato su tutta la terra.
Oppure guardiamo cosa troviamo scritto in una preghiera innalzata a Dio nel libro degli Atti capitolo 4: “Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d’Israele, per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero.” (vv. 27, 28).
C’è un particolare che può sfuggire molto facilmente a causa della lettura superficiale: sì, Gesù ebbe compassione quando la folla andava verso di Lui per essere guarita, e ci fu una volta in cui la gente si radunava per udirLo ed essere guarita dalle sue infermità, MA Gesù SI RITIRAVA nei luoghi deserti. Dio una volta disse: “Io avrò misericordia di chi avrò misericordia e avrò compassione di chi avrò compassione” (Romani 9:15).
Nessuno ci vuole fare caso, per esempio, sui verbi al futuro che troviamo scritto in Isaia 43: “Quando DOVRAI attraversare le acque…Quando ATTRAVERSERAI i fiumi…Quando CAMMINERAI nel fuoco” (v. 2), oppure ad alcuni versi del Salmo 107 che ci dicono ciò che Dio fà: “Egli comanda, e fa soffiare la tempesta che solleva le onde”, poi Egli stesso “…riduce la tempesta al silenzio e le onde del mare si calmano”, ed anche “…muta i fiumi in deserto e le fonti d’acqua in luoghi aridi”, ed Egli stesso “…muta il deserto in lago e la terra arida in fonti d’acqua”. (vv. 25, 29, 33, 35). Quello che Dio desidera, lo fa; Egli eseguirà tutto quello che di me e di te ha decretato, ed ha molte cose in mente. Perciò noi dinanzi a Dio non possiamo che essere atterriti, e pensando a tutto questo, può portarci ad avere paura. Ma che diremo dunque? Vi è forse ingiustizia in Dio? No di certo! Certo per il nostro punto di vista è ingiustizia, ma sappiamo benissimo che il nostro concetto di giustizia e ingiustizia non è mai secondo il Suo punto di vista. La cosa più saggia da fare è quella di annullare definitivamente la nostra intelligenza, la nostra conoscenza del bene e del male, e il nostro sentimento egoistico. Vorresti disputare con Dio? Ok, fallo. Ti assicuro che non potresti risponderGli su un punto fra mille. Dio è saggio, è grande in potenza; chi gli ha tenuto fronte e se n’è trovato bene? Egli fa cose grandi e imperscrutabili, meraviglie innumerevoli. Piuttosto, o uomo venuto dalla polvere e che polvere tornerai, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa plasmata dirà forse a colui che la plasmò: “Perché mi hai fatta così? Non ha autorità il vasaio sull’argilla?
Egli agisce come vuole con l’esercito del cielo e con gli abitanti della terra, e non c’è nessuno che possa fermare o dirGli: “Che fai?”. Non dovrebbe tutto questo portarci ad avere timore di Dio? Non dovrebbe portarci ad essere umili?
Ecco perché non bisogna mai cercare di capire il perché. Ribadiamo ancora una volta che non la sofferenza in sé il problema, ma il senso che noi ne diamo.

Qualcuno potrà chiedersi:
Dov’è dunque il libero arbitrio? Il libero arbitrio è solo quando dobbiamo scegliere chi seguire e cosa fare. Nella Bibbia c’è chi ha voluto ubbidire a Dio e chi no; c’è chi ha rinnegato Dio e chi no; c’è chi ha seguito Gesù e chi no. La scelta quindi è se ubbidire a Dio o agli uomini. Se continuare ad essere con Dio o se essere contro Dio. Se continuare a darGli fiducia oppure no. Se agire come Lui vuole o se agire come noi vogliamo, affidandoci alla nostra ignoranza anziché alla sapienza e alla saggezza di Dio, facendoci solo del male. Si è liberi solo nel scegliere, quale direzione prendere, e si può benissimo scegliere di andare verso Dio, però, nel frattempo, mica dobbiamo pensare che nello scegliere l’altra direzione sia stata fatta la scelta giusta.
Tutto il resto, invece, e cioè tutto ciò che ci porta poi a fare una scelta, è permesso, è guidato da Dio, è tutto sotto il Suo controllo.
Se c’è amore e fiducia verso Dio, non ci può essere né paura e né dubbio.
Dio non lascia e non abbandona chi pone la propria fiducia in Lui, e non delude nessuno, se tu ci creda o no.

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