A chi vorreste assomigliare Dio?

Con quale immagine lo rappresentereste? A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?, dice il Santo. Levate gli occhi in alto e guardate:
Chi ha creato queste cose? Ma non lo sapete? Non l’avete sentito? Non vi è stato annunciato fin dal principio? Non avete riflettuto sulla fondazione della terra?
Chi è costui che oscura i miei disegni con parole prive di senno? Cingiti i fianchi come un prode;
io ti farò delle domande e tu insegnami! Dov’eri tu quando io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. Egli, con la Sua potenza, ha fatto la terra; con la Sua saggezza ha stabilito fermamente il mondo, ha fondato la terra sulle sue basi: essa non vacillerà mai. Con la Sua intelligenza ha disteso i cieli. Chi ne fissò le dimensioni, se lo sai, o chi tirò sopra di essa la corda da misurare? Puoi tu, come Lui, distendere i cieli e farli solidi come uno specchio di metallo? Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano o preso le dimensioni del cielo con il palmo? Egli trattiene le acque, e tutto inaridisce; le lascia andare, ed esse sconvolgono la terra. Chi ha raccolto la polvere della terra in una misura o pesato le montagne con la stadera e i colli con la bilancia? Egli disponeva i cieli, tracciava un circolo sulla superficie dell’abisso, egli fa salire i vapori dalle estremità della terra, condensa le nuvole in alto, fa guizzare i lampi per la pioggia e sprigiona il vento dai suoi serbatoi. I fulmini partono forse al tuo comando? Ti dicono essi: “Eccoci qua”? Sai tu come Dio le diriga e faccia guizzare il lampo dalle sue nubi? Conosci tu l’equilibrio delle nuvole, le meraviglie di colui la cui scienza è perfetta? Le nubi, da Lui guidate, vagano nei loro giri per eseguire i suoi comandi sopra la faccia di tutta la terra; e le manda come flagello, oppure come beneficio alla sua terra, o come prova della sua bontà.
Chi ha messo negli strati delle nubi saggezza, o chi ha dato intelletto alla metèora? Chi conta con saggezza le nubi? Dal seno di chi esce il ghiaccio, e la brina del cielo chi la dà alla luce? Le acque, divenute come pietra, si nascondono, e la superficie dell’abisso si congela. Chi ha aperto i canali all’acquazzone e segnato la via al lampo dei tuoni, perché la pioggia cada sulla terra inabitata,
sul deserto dove non sta nessun uomo, e disseti le solitudini desolate, sicché vi germogli e cresca l’erba? Dio dice alla neve: “Cadi sulla terra!” Lo dice alla pioggia, alla pioggia torrenziale. Dio è il Creatore dell’Orsa e Pleadi e delle misteriose regioni del cielo australe.
Puoi tu stringere i legami delle Pleiadi, o potresti sciogliere le catene d’Orione? Puoi tu, al suo tempo, far apparire le costellazioni
e guidare l’Orsa maggiore insieme ai suoi piccini? Rafforzava le fonti dell’abisso e assegnava al mare il suo limite perché le acque non oltrepassassero il loro confine,
quando poneva le fondamenta della terra; esse non torneranno a coprire la terra. Ecco il mare, grande e immenso, dove si muovono creature innumerevoli, animali piccoli e grandi. Sei tu penetrato fino alle sorgenti del mare? Hai tu passeggiato in fondo all’abisso?
Egli fa scaturire fonti nelle valli ed esse scorrono tra le montagne; Egli annaffia i monti dall’alto delle sue stanze e abbeverano tutte le bestie della campagna, gli asini selvatici vi si dissetano. Vicino a loro si posano gli uccelli del cielo; tra le fronde fanno udir la loro voce. Egli dà il cibo al bestiame, e ai piccini dei corvi, quando gridano. I leoncelli ruggiscono in cerca di preda
e chiedono a Dio il loro cibo. Sei tu che cacci la preda per la leonessa,
che sazi la fame dei leoncelli, quando si appiattano nelle tane
e si mettono in agguato nella macchia? Chi provvede il pasto al corvo quando i suoi piccini gridano a Dio e vanno peregrinando senza cibo? È la tua intelligenza che allo sparviere fa spiccare il volo
e spiegare le ali verso il sud? È forse al tuo comando che l’aquila si alza in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati? Tutti quanti sperano in Dio perché Egli dia loro il cibo a Suo tempo. Egli lo dà loro ed essi lo raccolgono; apre la mano, e sono saziati di beni.
Nasconde la Sua faccia, e sono smarriti; ritira il loro fiato e muoiono, ritornando nella loro polvere.
Egli ha fatto la luna per stabilire le stagioni; il sole conosce l’ora del suo tramonto, manda le tenebre e si fa notte.
Hai tu mai, in vita tua, comandato al mattino, o insegnato il suo luogo all’aurora, perché essa afferri i lembi della terra, e ne scuota via i malvagi?
Chi ha preso le dimensioni dello Spirito del SIGNORE
o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa? Chi ha egli consultato perché gli desse istruzione e gli insegnasse il sentiero della giustizia, gli impartisse la saggezza e gli facesse conoscere la via del discernimento? Infatti chi ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo, sì da riceverne il contraccambio?
Egli è assiso sulla volta della terra,
da lì gli abitanti appaiono come cavallette; Egli riduce i prìncipi a nulla, e annienta i giudici della terra; appena piantati, appena seminati,
appena il loro fusto ha preso radici in terra, Egli vi soffia contro, e quelli inaridiscono e l’uragano li porta via come stoppia. Scioglie i legami dell’autorità dei re e cinge i loro fianchi di catene. Tutte le nazioni sono come nulla davanti a lui; Egli le valuta meno che nulla, una vanità. Amplia le nazioni e e le riconduce ai loro confini. Egli abbatte e nessuno può ricostruire. Chiude un uomo in prigione, e non c’è chi gli apra. Accresce i popoli e li annienta.

Perciò non stiamo in ansia per la vita. Chi di noi può aggiungere un’ora sola alla durata della vita? Non stiamo dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccupa di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. Il Padre nostro sà cosa è NECESSARIO per noi.
Perché dici tu, Giacobbe,
e perché parli così, Israele:
“La mia via è occulta al SIGNORE
e al mio diritto non bada il mio Dio?” Non lo sai tu? Non l’hai mai udito?
Il SIGNORE è Dio eterno,
il Creatore degli estremi confini della terra; Egli non si affatica e non si stanca; la Sua intelligenza è imperscrutabile. Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i Suoi giudizi e ininvestigabili le Sue vie! Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.
Dio è circondato da una maestà terribile; l’Onnipotente noi non lo possiamo scoprire. Egli è grande in forza, in equità, in perfetta giustizia.
Perciò gli uomini lo temono;
Egli non degna d’uno sguardo chi si crede saggio. Dio è saggio, è grande in potenza; chi gli ha tenuto fronte e se n’è trovato bene?
“Quanto sono numerose le tue opere, SIGNORE! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze”. Temiamo Dio, lodiamoLo e adoriamoLo, poiché ne è degno. Da Lui, per mezzo di Lui e per Lui sono tutte le cose. A Lui sia la gloria in eterno. Amen.

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