LA VECCHIETTA CHE ASPETTAVA DIO!

C’era una volta un’anziana signora che passava in pia preghiera molte ore della giornata.
Un giorno sentì la voce di Dio che le diceva: “Oggi verrò a farti visita”.
Figuratevi la gioia e l’orgoglio della vecchietta.
Cominciò a pulire e lucidare, impastare e infornare dolci. Poi indossò il vestito più bello e si mise ad aspettare l’arrivo di Dio.

Dopo qualche ora, qualcuno bussò alla porta e la vecchietta corse ad aprire ma era solo la sua vicina di casa che le chiedeva in prestito un pizzico di sale.
La vecchietta la spinse via:
“Per amore di Dio, vattene subito, non ho proprio tempo per queste stupidaggini! Sto aspettando Dio, nella mia casa! Vai via!” e le sbatte la porta in faccia alla mortificata vicina.

Qualche tempo dopo, bussarono di nuovo così la vecchietta si guardò allo specchio, si rassettò e corse ad aprire ma chi c’era? Un ragazzo infagottato in una giacca troppo larga che vendeva bottoni e saponette da quattro soldi. La vecchietta sbottò:
“Io sto aspettando il buon Dio. Non ho proprio tempo. Torna un’altra volta!” e gli chiuse la porta sul naso del povero ragazzo.

Poco dopo bussarono nuovamente alla porta e la vecchietta aprì e si trovò davanti un vecchio cencioso e male in arnese.
“Un pezzo di pane, gentile signora, anche raffermo… E se potesse lasciarmi riposare un momento qui sugli scalini della sua casa”, implorò il povero.
“Ah, no, non se ne parla nemmeno! Lasciatemi in pace! Io sto aspettando Dio! E stia lontano dai miei scalini!” disse la vecchietta stizzita.

Il povero se ne partì zoppicando e la vecchietta si dispose di nuovo ad aspettare Dio ma la giornata passò, ora dopo ora così venne la sera e Dio non si era fatto vedere.
La vecchietta era profondamente delusa. Alla fine si decise ad andare a letto che stranamente si addormentò subito e cominciò a sognare.
Le apparve in sogno il buon Dio che le disse:
“Oggi, per tre volte sono venuto a visitarti, e per tre volte non mi hai ricevuto”.

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