CHIUNQUE INVOCHERA’ IL NOME DEL SIGNORE SARA’ SALVATO (Gioele 2:32)

In un’epoca caratterizzata dall’angoscia e dal fatalismo la voce potente dell’Evangelo continua a elevarsi e a raggiungere i cuori disperati, proponendo un messaggio di certezze oltre che di cambiamento radicale. Così, di fronte alla filosofia e alla religione che continuano imperterrite a predicare un umanesimo senza limiti, la Scrittura propone il punto di vista di Dio: chiunque invoca il Signore otterrà la salvezza. Tentiamo una spiegazione di queste parole che consentano un facile approccio a chi si accosta a Dio. Il termine “chiunque” rappresenta l’estensione dell’invito divino: nessuna preclusione, nessuna parzialità, ma un’offerta meravigliosa rivolta a chi si rivolge al Salvatore con fede, confessando il proprio peccato per ottenere perdono, la propria perdizione per ottenere salvezza, la propria solitudine per ottenere il conforto della presenza del Redentore. Hai mai invocato il nome del Signore? Forse ti sei rivolto a Lui per avere aiuto nelle difficoltà, nelle malattie, nelle debolezze…forse pensi di essere troppo giovane o troppo impegnato per certe cose. Ascolta l’invito che Gesù ti rivolge e invocalo per la cosa più importante: LA TUA SALVEZZA ETERNA! Amico/a caro tu come me non sei padrone di un solo istante della tua vita e per quanto ci si auguri che essa sia lunga e prospera la realtà potrebbe essere ben diversa. Allora, prima che sia troppo tardi, fa di Cristo il tuo personale Salvatore. Assicurati di appartenere a Lui mentre sei ancora su questa terra, oggi che hai ancora la possibilità di scegliere il tuo destino eterno, perché di una cosa puoi essere certo/a: un giorno, il tuo corpo senza vita riposerà definitivamente sotto gli occhi di parenti ed amici in lacrime, ma quella bara non sarà la fine di tutto…
Dio ti benedica.

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