Logiche conseguenze

“E il rimanente della casa di Giuda che sarà scampato, metterà ancora radici in basso e porterà frutto in alto” (2Re 19:30 )

La promessa del Signore in questo versetto è molto semplice e al tempo stesso profondissima e comunica delle rassicurazioni che consolano e incoraggiano chiunque sia nella prova. Giuda e Gerusalemme sono assediate, derise e minacciate dal nemico. Ogni prospettiva di crescita, benedizione e prosperità appaiono irrimediabilmente compromesse. Il re d’Assiria, per mezzo del suo generale Rabsaché, aveva offerto la “sua” pace, promettendo ai Giudei un paese migliore con raccolti abbondanti se solo loro avessero smesso di sperare in Dio, di seguire il loro re e i consigli del profeta Isaia (cfr. 2Re 18:31-33). Il Signore, però, non era dello stesso avviso e sconfisse sonoramente Sennacherib facendolo rientrare a Ninive coperto d’imbarazzo (vv. 35-37).

Carissimi, non capita forse anche a noi in certi momenti, nella vita spirituale e materiale, personale e familiare, di sentirci assediati e senza speranza, quando sembra proprio impossibile mettere radici e portare frutto? Come Rabsaché fece per conto del re d’Assiria, forse anche a noi giungono offerte di “pace” da questo mondo per arrenderci alla superficialità e all’immoralità dilagante, per rinunciare alla fermezza, alla semplicità e alla purezza della vita cristiana? Ponendo beffardamente l’accento sulla tua debolezza, il nemico ti spinge a mollare, a rinunziare, a non credere più nelle promesse del Signore. Oggi però, lo Spirito Santo viene a incoraggiarti: “Tu puoi metter radici in basso (la tua vita può divenire più stabile, forte, determinata) e puoi portare frutto in alto (il frutto dello Spirito, la santificazione, il servizio)”! Sì perché Gesù Cristo ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce (Colossesi 2.15). Egli ha fatto la Sua parte, tu devi fare la tua: “Beato l’uomo … il cui diletto è nella legge del Signore, e su quella legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà” e “Benedetto l’uomo che confida nel Signore, e la cui fiducia è il Signore! Egli è come un albero piantato vicino all’acqua, che distende le sue radici lungo il fiume … nell’anno della siccità non è in affanno e non cessa di portar frutto» (Salmo 1; Geremia 17:7, 8).

La Parola e la fede, radici in basso e frutto in alto. Sono le logiche conseguenze della grazia di Dio in quelli che L’accettano.

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