LA VERA CONOSCENZA

Un cristiano che pensa, che esamina, che scruta, che osserva, è un cristiano che cresce.
Conoscenza significa scrutare, imparare, e non si ferma mai al sapere astratto. Conoscere Gesù Cristo non è soltanto un sapere le Sue qualità, la Sua storia in maniera astratta, ma far sì che ciò che viene rivelato diventi parte della nostra vita; significa sperimentare la Sua presenza, essere uno con Lui. Il cristiano diventa un cristiano quando trascorre il tempo con Gesù Cristo.
Conoscere Dio significa iniziare a vedere la vita, le circostanze e le varie prove, nel modo in cui le vede Dio. Riescire a vedere come Lui vuole che io reagisca, vedere come Lui mi vuole cambiare e trasformare e condurmi alla natura divina.
La vera conoscenza dona la saggezza che ci fa lasciare e gettare via qualcosa ogni giorno, che ci fa rinunziare ai propri pensieri e alle proprie idee su come dovrebbe andare la propria vita. Ci porta ad avere un interesse vivente nel cercare le cose nella propria natura che non sono in armonia con Lui, e devono soffrire nella carne (dire “no” alla loro natura peccaminosa, prendendo giornalmente la propria croce) per vincere. È vero che il prendere la croce sta diventando un tabù. Ma ama forse il proprio Signore quel tale che vedendo Gesù coronato di spine, brama per sé una corona d’alloro? Se Gesù ascese al trono mediante la croce, dovremmo noi esservi condotti in trionfo sulle spalle di una folla plaudente? Non ci illudiamo così vanamente. Consideriamo il prezzo che c’è da pagare e, se non siamo disposti a prendere su di noi la croce, torniamocene pure alla nostra bottega e ai nostri affari e dedichiamoci ad essi.
La vera conoscenza fa acquisire al cristiano la cosiddetta Intelligenza Emotiva, cioè la capacità di analizzare e di gestire e controllare gli impulsi e le emozioni.
Purtroppo le emozioni decidono per noi. Noi siamo asserviti alle emozioni. Nessuno è al sicuro da questa caotica marea di impulsi, dall’incapacità emotiva, dalla noncuranza che regnano nelle nostre famiglie e nella nostra vita collettiva. Fenomeni che tradiscono una crescente aggressività.
La conoscenza comporta l’autoconsapevolezza, ossia la capacità che ci viene data di riconoscere i sentimenti nel momento in cui essi si presentano, di monitorarli istante per istante, di cogliere i nessi tra sentimenti, pensieri e reazioni, e il sapere se si sta prendendo una decisione in base a riflessioni o sentimenti, la capacità di di calmarsi, di liberarsi dall’ansia, dalla tristezza o dall’irritabilità.
Conoscenza è imparare come trattare l’ansia, la collera e la tristezza.
Il cristianesimo non è una dottrina, né una teoria sull’anima umana; è la descrizione di un evento reale nella vita dell’uomo, il principio del rinnovamento. Il cristianesimo non pone al centro un insegnamento da accettare e da vivere. Pone una persona da incontrare o da rifiutare: Gesù Cristo risorto principio di vita nuova. Gesù il Cristo è non tanto il fondatore del cristianesimo, Colui che ha insegnato la dottrina e la morale cristiana: è il contenuto stesso del cristianesimo.
Non ha alcun senso affermare di conoscere Dio, di conoscere Cristo, e nello stesso tempo vivere da pagani e nel disordine emotivo e carnale.

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