LA VERA SAPIENZA È TROVARE PACE NELLA SOVRANITÀ DI DIO

Il modo in cui viviamo è un riflesso delle nostre convinzioni.
“I miei occhi non vedono altro che questa manna”, ma non ci rendiamo conto che proprio quelle stesse cose ci rendono felici e che ci fanno vivere.
Se Cristo non siede sul trono della nostra vita allora, tutte le altre cose, avranno la precedenza e pregiudicheremo il nostro cammino con Dio.
La vita è fatta di fede, felicità, amore, pace, prove, sofferenza, dolore, di dono e di perdita. Non si può scegliere dove volgere lo sguardo, neanche escludere uno dall’altro.
Quando dobbiamo affrontare varie circostanze, e Dio userà quelle in occasioni per adempiere il Suo scopo, e il risultato finale è una ferma fiducia in Dio, una dipendenza che altrimenti non raggiungeremmo mai.
Ognuno di noi, in qualche momento della sua vita, sperimenterà una perdita, e a quel punto saremo esposti alla depressione e alla disperazione, come se ci venisse strappato via qualcosa di caro. L’esperienza di una perdita potrebbe, tuttavia, segnare l’inizio di un capitolo totalmente nuovo nella vita di una persona, conducendola a rendersi conto che aveva riposto la sua fiducia nelle cose sbagliate invece di affidarsi a Dio. Grazie a Dio quando le cose sperate falliscono! Non erano affatto destinate a soddisfarci in alcun modo. Nel momento in cui le tempeste della vita ci colpiscono, tutte le nostre false fondamenta verranno alla luce e si infrangeranno.
Leggiamo le parole di Giobbe: “Ora, purtroppo, Dio mi ha ridotto senza FORZE, ha desolato tutta la mia CASA; “…i disegni CARI al mio cuore, sono distrutti” (Giobbe 16:7; 17:11).
Il detto di natura umana “La speranza è ultima a morire” rimanesse tale, cioè fallace e ingannevole. Chi ha avuto un incontro con Dio ha annullato (togliere efficacia o vita a qualcosa) la natura umana e acquisito la natura di Dio, non ha necessità di sperare perché gli è stato fatto il dono della fede che Gesù crea e la rende perfetta. Il cristiano crede, ha fiducia nella giusta e indiscussa provvidenza di Dio, ed ha sempre pace perché, appunto, ha fede. Mentre è la speranza la causa di incessanti ansietà e preoccupazioni, ed è la speranza che ci fa raccogliere la manna per il giorno dopo; essa dubita della misura di Dio. La fede ci fa andare a letto e dormire tranquilli confidando nel fatto che, al risveglio, ci sarebbe stata della nuova manna, la speranza ci spinge ad accumulare altra manna per metterci al riparo dalla fame.
Giobbe, a causa della speranza, fece dei disegni e progetti senza quindi accettare o aspettare con fede le condizioni di Dio, i Suoi pensieri, il Suo piano.
La fede (di natura divina) è dipendenza da Dio ed accetta e aspetta le condizioni di Dio, la speranza ansiosa (di natura umana) è indipendenza da Dio e detta le proprie condizioni.
La nostra fede è messa da Dio a dura prova quando siamo colti di sorpresa da situazioni che non ci aspettavamo. Cosa fai quando quando le tue speranze svaniscono improvvisamente, quando sei messo alla prova da un devastante ciclo di eventi? Continui a confidare nella Sua opera? O cerchi di trovare un accordo con Lui, patteggiando col dire: “Finché le cose vanno così così così Ti seguirò”?
È una ribellione nei confronti di Dio, è un atto di sfiducia, una resistenza alla Sua autorità completa nelle nostre vite.
I disegni di Dio non possiamo saperli, non possiamo percepirli, dobbiamo quindi riporre in Lui la nostra fiducia, senza stare a formulare vani domande e ragionamenti. La vera sapienza è trovare pace nella sovranità di Dio, e la pace si ottiene mediante la sottomissione al volere di Dio.
“Il cuore dell’uomo medita la sua via, ma il Signore dirige i suoi passi” (Proverbi 16:9). Fà pure progetti e disegni, medita pure la tua via, ma tutto ciò che noi scegliamo di intraprendere, che ci prefissiamo, e che ci sembra giusto da perseguire e percorrere, in realtà, non è quella che la sovranità di Dio ha stabilito per noi. Dobbiamo sapere che Egli ha un piano ben preciso per ciascuno di noi e il nostro compito è quello di arrenderci totalmente nelle Sue mani e lasciarci guidare da Lui affinchè possa compiersi il Suo disegno.
Attenzione, Dio non ci dà consigli su come costruire i nostri progetti, è vergognoso solo il chiedere il Suo parare. Dio presenta, a chi ha deciso di fidarsi in Lui, le Sue condizioni. Se le accetti è bene, altrimenti certamente non darà retta a te, non “chiuderà un occhio”. Continua pure a sperare e a fantasticare.
“Confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo discernimento”(Proverbi 3:5) È davvero molto importante non appoggiarsi sul proprio discernimento se vogliamo evitare amare delusioni.
Le ambizioni non fanno altro che impedire di apprendere la verità.
Il nostro Dio ha metodi che annullano i criteri umani. I Suoi piani sono e devono essere folli agli occhi degli uomini.
L’unico nostro pensiero deve essere quello di essere uno in Cristo con Dio, di conoscere Dio e di vivere.
“Nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza”. La parola tradotta con “calma” in ebraico significa riposo. E riposo significa rilassamento, libertà da ogni ansietà; riposare, giacere su un sostegno; lasciarsi guidare; attendere i tempi di Dio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *