ATTRAVERSO L’UBBIDIENZA, RICEVIAMO LA GUARIGIONE.

Allora egli scese e si tuffò sette volte nel Giordano, secondo la parola dell’uomo di Dio; e la sua carne tornò come la carne di un bambino; egli era guarito.
Poi tornò con tutto il suo seguito dall’uomo di Dio, andò a presentarsi davanti a lui, e disse: “Ecco, io riconosco adesso che non c’è nessun Dio in tutta la terra, fuorché in Israele”.
2Re 5:14-15

La storia di Naaman è a lieto fine. Un uomo colpito dalla lebbra che ben presto avrebbe perso la sua posizione militare, sociale, famigliare, se non fosse stato per il consiglio di una giovane israelita, il quale gli consigliò di andare dal profeta Eliseo.
E così egli parte per essere guarito. Il modo in cui avviene la sua guarigione lo lascia perplesso, pensava di trovare gli onori e grandi riti per la sua guarigione, invece, il profeta gli da un consiglio: lavarsi nel fiume Giordano…troppo semplice…per un uomo della sua posizione, ma fu convinto dai suoi servi a farlo e davvero ottenne la guarigione.
Naaman, non voleva andare e fare quello che il profeta gli aveva ordinato, anzi si arrabbiò, ma quando i suoi servi lo convinsero a bagnarsi nel fiume, avvenne, il miracolo; l’ubbidienza lo portò alla guarigione.
Alla fine riconobbe la potenza di Dio nella sua vita.
Nell’ubbidienza troviamo sempre la guarigione e la liberazione, ecco perché dobbiamo essere sottomessi alla Parola di Dio.

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