UN CUORE PURO

“O Dio crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo” (Salmo 51:10)

Creare un cuore puro significa renderlo netto, purificare, fiammeggiare. Puro è fuoco, il grande purificatore.
Un cuore puro non ha macchia, non ha mescolanza.
Darsi a Dio di purificare il nostro cuore vuol dire permetterGli di purgarci da macchia e da vizio, piegare o sciogliere degli ostacoli che ci impediscono di essere umili e di ascoltare nella vita quotidiana la Sua voce.
Colui che al momento della salvezza è stato purificato non contende con Dio: le Sue ragioni sono indiscutibili, perché Lui è il suo Dio. Dio puoi fare ciò che vuole e lui si piega davanti alla Sua sovranità.
La purezza del cristiano è la purezza di Cristo.
Chi ne è esente della purezza è un cristiano nominale che non ha mai visto e contemplato Dio, ma vive soltanto per sentito dire senza che ci sia un radicale cambiamento nella propria vita.
Il fuoco purificatore brucia e scioglie ogni amarezza, ogni lamentela, ogni ansietà, ogni rabbia, ogni rancore, ogni ipocrisia, ogni maldicenza, ogni pettegolezzo, ogni divisione, ogni odio.
Nel cuore purificato è presente il sentimento di Cristo Gesù e il frutto dello Spirito Santo.
La purezza è l’infusione in noi di un fuoco che non tollera il non amore.
C’è una parte della nostra vita che non riusciamo a liberarcene perché abbiamo paura di perderlo: l’io.
Abbiamo paura che il fuoco purificatore di Dio sciogli il nostro io.
Preferiamo che ci sia mescolanza: la nostra volontà con la Sua volontà. Come se fosse possibile discutere con Dio tre volte Santo ed infine poter arrivare ad un accordo.
Ma quanto più ci teniamo per noi stessi, tanto più ci priviamo di Dio.
Ci è di difficile comprensione un aspetto determinante per la vita del cristiano: la volontà dell’uomo interviene una volta sola al momento della decisione di arrendimento e di sottomissione alla volontà di Dio. Dopo quella decisione dovrà spontaneamente accettare la Sua sovranità ed essere contento di tutto ciò che la Sua volontà ha deciso: la Sua provvidenza, i Suoi pensieri, le Sue vie, i Suoi progetti, i Suoi disegni.
Sottomettersi a Dio significa rinunciare alla forza della vostra volontà.
Essere collaboratori di Dio significa che la nostra volontà cede sempre alla Sua volontà. È una responsabilità indiscutibile.
Chi può osare prescrivere a Dio la via da seguire? Chi può permettersi di dire a Dio che la Sua decisione è sbagliata per i propri gusti umani?
Dio nel creare un cuore puro “inietta” in noi la Sua vita e il Suo pensiero, le Sue istruzioni e indicazioni.
Bisogna necessariamente accettare che ci saranno:
a) Momenti per muoversi
b) Momenti per aspettare
Ciò vuol dire che il collaboratore di Dio non si preoccupa. Preoccupare significa occupare antecedentemente, prevenire, anticipare, preparare gli eventuali rimedi.
Non può farlo. Essere collaboratori di Dio vuol dire che non devono intervenire i nostri impulsi e sentimenti.
Ogni residuo di sforzo personale offusca la vita di Gesù in noi. Le forme esterne non fanno l’uomo puro.
Nella volontà e nella sapienza infinita di Dio, infatti, si nascondono abissi che l’intelletto umanonon può penetrare. Nei disegnidi Dio sull’umanità vi sono misteri impenetrabili, e l’uomo non puòindagarli con le proprie naturali capacità. A meno di essere presuntuoso e folle, egli non può chiedere all’Essere infinito, che l’ha creato, le ragioni del suo agire, ragioni che eccedono l’intelligenza umana e che appartengono all’intelligenza divina.
Basta dunque all’uomo conoscere la volontà di chi lo ha formato:
non deve cercare oltre. “È volontà di Dio”: a queste parole deve arrestarsi ogni investigazione.
La purezza è una rigenerazione, come una creazione nuova.
Nessuna concupiscenza sarà più accarezzata, nessuna malignità sarà più risparmiata.
Coloro che hanno un cuore puro sono pieni di gioia, di amore, semplici, non preoccupati di ciò che di loro si può dire o pensare, gente che nulla più ha da perdere perché hanno dato e consegnato sé stessi; queste persone vedono Dio.
Un animo puro si apre alla contemplazione di Dio; gusta l’intima unione con Lui; adora Dio.
La purezza indica un nuovo modo di vivere, di sentire, una sintonia col creato e le creature: è umiltà, è contemplazione.
Contemplare Dio significa anche essere trasformati, diventare come Lui.
Un cuore puro è calmo e fiducioso, non temerà cattive notizie;
il suo cuore è saldo, fiducioso nel Suo Dio. Il suo cuore è tenace, privo di paure.
Impossibile? Dipende solo da te. Se interviene il tuo io, sì sarà impossibile.
Dobbiamo mantenerci in uno stato di abbandono totale a Lui, e allora sicuramente la grandiosa pienezza della vita di Dio ci invaderà in ogni parte del nostro essere, e gli altri riconosceranno che siamo stati con Gesù.
La vita che era in Gesù è fatta nostra per mezzo della Sua croce, quando decidiamo di essere identificati con Lui. Se ci è difficile entrare nel giusto rapporto con Dio, ciò avviene perchè non sappiamo prendere una decisione definitiva riguardo al peccato e a noi stessi. Ma appena la prendiamo, la pienezza della vita di Dio entra in noi.
Gesù è venuto per darci una vita senza fine, affinché “fossimo ripieni di tutta la pienezza di Dio”. La vita eterna non ha alcun rapporto con il tempo; essa è la vita che Gesù viveva quando era qui sulla terra.
La vita eterna non è un dono che proviene da Dio, ma è Dio che ci ha dato in dono.
La forza e la potenza che erano manifeste in Gesù si manifesteranno anche in noi per la grazia sovrana di Dio, una volta che avremo preso la nostra decisione morale nei riguardi del peccato.
“Voi riceverete la potenza dello Spirito Santo”, non riceveremo potenza (sinonimo di purezza) in dono dallo Spirito Santo; la potenza è lo Spirito Santo, non qualche cosa che Egli impartisce.
L’unica sorgente di vita è il Signore Gesù Cristo.
Chi può stare davanti alla luce eterna di Dio e rivelarsi privo di cose che Dio possa biasimare? Solo il Figlio di Dio; e Gesù Cristo afferma che con la Sua redenzione Egli può porre in qualsiasi uomo la Sua disposizione d’animo, e rendere qualsiasicuore senza macchia, e semplice come quello di un fanciullo. La purezza che Dio esige mi è irraggiungibile, a meno che io non sia ricreato nel mio intimo; e questa è proprio l’opera che Gesù ha compiuto con la Sua redenzione.
Nessuno può rendersi puro ubbidendo alle leggi. Gesù Cristo non ci dà leggi o regolamenti; i Suoi insegnamenti sono verità che possono essere tradotte in pratica solo con la disposizione d’animo che Egli pone in noi.
Volgi lo sguardo a Cristo, contempla la Sua beltà, e stima la luce della Sua santità.

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