L’ESODO DALL’IO

Più si cammina e più ci si addentra all’interno; un essere in viaggio che compie un esodo dall’io.
L’esodo è l’orientamento decisivo dell’esistenza rivolta a Dio. Abbandonare come Abramo la propria terra mettendosi in cammino con fiducia, sapendo che Dio indicherà la strada verso una nuova terra. La fede infatti è fiducia, apertura, gratuità perché nasce dall’amore,
La parola esodo indica che non si tratta di un passaggio indolore, ma di una rottura con l’essere concentrati su sé stessi.
Consiste in un atteggiamento sempre rinnovato di conversione e trasformazione, in un restare sempre in cammino, in un passare dalla morte alla vita
dalla nostra situazione iniziale, e ci libera da ogni forma di schiavitù, ci strappa dall’abitudine e dall’indifferenza e ci proietta verso la gioia della comunione con Dio.
“L’incontro con” richiede un esodo da sé stessi, dal proprio piccolo mondo, dalla propria prospettiva.
Solo chi si lascia risvegliare e disturbare dalla diversità di Dio e da Chi Egli è e si spoglia della pretesa di possederLo e di manipolarLo, si può trovare a fare l’esperienza dell’incontro con Dio, esperienza di fondatezza e di senso.
Non si può parlare di incontro con Dio se è presente una apertura dialogica programmabile a partire dai propri gusti e dalle proprie misure, che terrebbero l’uomo ancora prigioniero di sé stesso e lo renderebbero incapace di accogliere la diversità e il pensiero di Dio.

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