LA CAUSA DELLO SCORAGGIAMENTO

Si deve essere addestrati a vivere sui monti e nel deserto che ci portano a vedere dentro di sé il miserabile egoismo.
L’addestramento ci porta a sviluppare nuove orecchie per udire ciò che è sommerso. Nuovi occhi per osservare ciò che è più lontano.
Una prova per giudicare la stabilità di una persona è il suo comportamento quando è sotto pressione. Se cede quando si presentano le prove, non è all’altezza della situazione.
Quando si è nell’addestramento due pericoli si affacciano. Disprezzare la disciplina, non farci caso, pensare che presto finirà; oppure fare gli stoici, corazzarci contro ad essa, o i fatalisti, accettandola con una passiva rassegnazione “Figliuol mio, non fare poca stima della disciplina del Signore”. L’altro pericolo è di scoraggiarsi, perdersi d’animo
“Se ti scoraggi nel giorno dell’avversità, la tua forza è poca” (Proverbi 24:10).
La causa dello scoraggiamento? La religione della compassione: essa agisce in senso depressivo. Si perde forza quando si ha compassione. Con la compassione aumenta e si moltiplica il dispendio di forza.
La compassione intralcia in blocco la legge della crescita e della trasformazione. Essa dà alla vita stessa un aspetto focoso e problematico; essa falsifica, svaluta, nega la realtà.
L’arte della vita sta nell’imparare a soffrire e nell’imparare a sorridere.

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