DOVE NON SPERAVAMO
Cook, un esploratore vissuto alla fine del
XVIII secolo, aveva dichiarato, parlando
del Polo Sud: “queste terre non saranno
mai toccate da piede umano”.
Guardando alle altissime vette del nostro
pianeta gli uomini si sono convinti che
erano mete irraggiungibili.
Oggi possiamo affermare che non esiste
zona del nostro pianeta che non sia stata
raggiunta ed esplorata. Pochi anni dopo
la dichiarazione di Cook, il Polo Sud è
stato raggiunto ed esplorato.
Il 29 Maggio 1953, alle ore 11:30, due
uomini, lillary e Norgay, raggiungevano la
vetta più alta del mondo, quella del monte
Everest. Lo stesso progresso siamo
chiamati a realizzarlo nel campo spirituale,
siamo chiamati a non accontentarci del
“territorio della grazia” che abbiamo
raggiunto. Ci sono zone che sembrano
inaccessibili e vette che paiono
irraggiungibili, ma è necessario ricordare,
a noi stessi e agli altri, che “con Dio”
possiamo fare quello che altrimenti
sarebbe impossibile.
Il Signore è pronto a stupire gli uomini
che per fede si mettono nelle Sue mani
portandoli a realizzare traguardi insperati.
È ancora vero che quelli che credono
realizzano che “con Dio” si compiono
prodezze e si raggiungono vette e
territori che sembravano irraggiungibili
prima di conoscerLo.
Oggi Gesù si avvicina al cuore più
disperato e si propone come aiuto, le
Sue parole sono un invito alla fiducia.
“Cosa vuoi che io ti faccia?” è la domanda
che ci pone, apriamoGli il cuore e
scopriremo che con Lui possiamo realizzare
quello che prima non credevamo possibile
e possiamo arrivare dove non speravamo.
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