DOVE NON SPERAVAMO

Marco 10:50-52
Allora il cieco, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
E Gesù, rivolgendosi a lui, gli disse: «Che cosa vuoi che ti faccia?» Il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io ricuperi la vista».
Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». In quell’istante egli ricuperò la vista e seguiva Gesù per la via.

Cook, un esploratore vissuto alla fine del XVIII secolo, aveva dichiarato, parlando del Polo Sud: “queste terre non saranno mai toccate da piede umano”.
Guardando alle altissime vette del nostro pianeta gli uomini si sono convinti che erano mete irraggiungibili.
Oggi possiamo affermare che non esiste zona del nostro pianeta che non sia stata raggiunta ed esplorata. Pochi anni dopo la dichiarazione di Cook, il Polo Sud è stato raggiunto ed esplorato.

Il 29 Maggio 1953, alle ore 11:30, due uomini, lillary e Norgay, raggiungevano la vetta più alta del mondo, quella del monte Everest. Lo stesso progresso siamo chiamati a realizzarlo nel campo spirituale, siamo chiamati a non accontentarci del “territorio della grazia” che abbiamo raggiunto. Ci sono zone che sembrano inaccessibili e vette che paiono irraggiungibili, ma è necessario ricordare, a noi stessi e agli altri, che “con Dio” possiamo fare quello che altrimenti sarebbe impossibile.

Il Signore è pronto a stupire gli uomini che per fede si mettono nelle Sue mani portandoli a realizzare traguardi insperati. È ancora vero che quelli che credono realizzano che “con Dio” si compiono prodezze e si raggiungono vette e territori che sembravano irraggiungibili prima di conoscerLo.

Oggi Gesù si avvicina al cuore più disperato e si propone come aiuto, le Sue parole sono un invito alla fiducia.
“Cosa vuoi che io ti faccia?” è la domanda che ci pone il Signore, apriamoGli il cuore e scopriremo che con Lui possiamo realizzare quello che prima non credevamo possibile e possiamo arrivare dove non speravamo.

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